venerdì 29 agosto 2014

Ornitoteca/ L'Europa di Altiero Spinelli e dell'ingegnere

Come già accennato nel post Abbaia a comando, che parla en passant di una citazione fuori contesto ingannevole e di tale Tullo Ostilio, chiamato dall'ingegnere per abbaiare e sbranare («divertiti»), la “diatriba” con il Ligori ha generato un'interessante quantità di materiale per l'ornitoteca.

In questo materiale c'è anche qualcosa che riguarda l'Europa (l'Unione Europea), Altiero Spinelli, l'ingegnere e un terzo tizio che premurosamente mi spiega che dove vedete reazionario potete tranquillamente leggere “di destra”.

Se non avete bisogno del contorno introduttivo e di un riassunto (ma condito) introduttivo, potete saltare direttamente al manifesto di Ventotene, il cuore dell'articolo. Anche la postilla non è funzionale al testo principale. Dopo, volendo, potete tornare indietro e “approfondire”.

Un po' di contorno

Un po' di contorno. Dopo la citazione fuori contesto che spiego nel post Abbaia a comando, gli ricordo che quello screenshot riporta affermazioni sue.

Pecchioli fa un ottimo riassunto, per questo lo cito: anche lui, riporta quanto da te affermato.

In un tweet, il primo che metto nel post Imparo dall'ingegnere, fai una affermazione anche più dura: «tutti i neofascisti sono no €». Tale Tullio Campana fa una domanda retorica in cui in pratica dice che «tutte le destre nazionaliste vogliono uscire dall'euro» e tu mostri di essere d'accordo rispondendo «appunto».

A questo «appunto» io replico con appunto che? è uno stereotipo e tu mi rispondi così: «no, è la verità. Credi di non essere di dx?». Questo crea il collegamento tra «le destre nazionaliste sono no-€» e «io sono di destra». Perché sono di destra secondo l'ingegnere? Perché mi ha identificato come no-€. Quindi ha detto che, visto che le destre nazionaliste sono no-€, e io sono no-€, allora io sono di destra…

L'altra “direzione” (se sei no-€, sei di destra1) è ribadita in risposta a Dossena2 che dice che un sacco di gente di sinistra, lui compreso, è di sinistra e no-€.

Giungiamo al nodo primo di questo post: l'ingegnere risponde che per lui, e soprattutto per A.Spinelli, l'essere no-€ lo mette fuori dalla sinistra.

Prima del manifesto di Ventotene

Allora, abbiamo appurato che «destre nazionaliste sono anti-€» e «gli anti-€ sono destra nazionalista» sono assunti attribuibili all'ingegnere, nonostante egli lo neghi.

L'ingegnere si aggancia a questo tweet…

…per pubblicare un frammento del manifesto di Ventotene, aggiungendo in link due tweet.

Vediamo prima i due tweet che linka e i riferimenti.

Il thread del primo è questo:

Certo, tra le altre cose hai detto che tutti i no-€ sono ridicoli, non fascisti. Poi hai detto che tutti i fasci sono no-€. Però ora stai confermando che «un sano pensiero no euro» è «per forza appannaggio dei "fascisti"»…

Dire «leggi il manifesto di Ventotene, lo capirai» in risposta a uno che dice «vorrei capire perché un sano pensiero no euro debba essere per forza appannaggio dei "fascisti"» è come dire: “se leggi il manifesto, capirai perché un sano pensiero no euro debba essere per forza appannaggio dei "fascisti"”. Poi scrive di non aver detto «tutti i no € sono fasci»… Bah.

Comunque, facciamo quasi finta di niente: potrebbe essere stata una svista dovuta alla fretta di scrivere.

Immaginiamo una scena: un ingegnere incontra per strada una bella donna e si mettono a parlare di Europa3.

«Io sono no-€», dice la donna.

E l'ingegnere: «Tutti i fascisti sono no-€.»

La donna: «Ok, ma che c'entra? Così, allora, pour parler, io sono di sinistra.»

L'ingegnere: «Naaa, se sei no-€, sei di destra, per forza! Lo dico io, ma lo dice pure Spinelli, leggiti il manifesto di Ventotene e capirai!»

Interviene un passante: «Ma non sono le destre nazionaliste4 ad essere no-€?»

L'ingegnere: «Appunto.»

La donna: «Sarà vero pure questo, ma io non sono fascista e non sono di destra, tantomeno nazionalista.»

L'ingegnere: «No-o-o, non capisci: se sei no-€, non puoi essere di sinistra! Sei esclusa dalla sinistra!5»

Secondo passante: «Vorrei capire perché un sano pensiero no euro debba essere per forza appannaggio dei "fascisti".»

L'ingegnere: «Leggi il manifesto di Ventotene, lo capirai…»

Secondo passante: «Capirò cosa? Perché debba essere per forza appannaggio dei "fascisti"?»

L'ingegnere: «Non ho detto tutti i no € sono fascisti, ma tutti i fascisti sono no €.»

Secondo passante: «Sì, ok, ma perché un sano pensiero no euro deve essere per forza appannaggio dei "fascisti"?»

L'ingegnere: «Leggi il manifesto di Ventotene, lo capirai… Non ho detto tutti i no € sono fasci, …»

La logica formale ci assicura che se l'ingegnere avesse voluto, con quelle frasi, dire alla donna (o altri) di essere fascista o della destra nazionalista, avrebbe commesso un errore logico. Guardando il dialogo (e i tweet) informalmente, l'impressione però è proprio che l'ingegnere stia sotto sotto insinuando qualcosa — salvo poi “difendersi” dicendo che non ha detto quello, lui proprio non l'ha detto, infatti sarebbe un errore logico…

Tornerò su questa e altre questioni in altri post.6

Il secondo link è quello del tweet dove mette in ballo Spinelli, come a dire: guarda che è Spinelli che lo dice, io sono solo d'accordo con lui. Appello all'autorità.

Torniamo al manifesto di Ventotene.

Il manifesto di Ventotene

La linea di divisione fra i partiti progressisti e partiti reazionari cade perciò ormai, non lungo la linea formale della maggiore o minore democrazia, del maggiore o minore socialismo da istituire, ma lungo la sostanziale nuovissima linea che separa coloro che concepiscono, come campo centrale della lotta quello antico, cioè la conquista e le forme del potere politico nazionale, e che faranno, sia pure involontariamente il gioco delle forze reazionarie, lasciando che la lava incandescente delle passioni popolari torni a solidificarsi nel vecchio stampo e che risorgano le vecchie assurdità, e quelli che vedranno come compito centrale la creazione di un solido stato internazionale, che indirizzeranno verso questo scopo le forze popolari e, anche conquistato il potere nazionale, lo adopereranno in primissima linea come strumento per realizzare l'unità internazionale7

Ciò sembra chiudere questa parte della questione: Altiero Spinelli avrebbe bollato come “di destra” chiunque fosse stato contro la moneta unica8, e così fa lui (l'ingegnere).

Il frammento è lo stesso indicato su Wikipedia come frammento chiave. Non si fa riferimento alla destra, e lo faccio presente. Uno dei suoi amici mi spiega gentilmente così:

Che è uno stereotipo (in parte dovuto all'eredità storica9) bello e buono. Ma andiamo avanti: l'ingegnere pensa bene di dover intervenire:

Fin troppo pacatamente replico:

Ai tempi di Altiero Spinelli, magari non esistevano sinistre reazionarie? Pare invece che non fosse così, secondo quanto riportato da Wikipedia (ma non solo, ovviamente):

Non era facile in quegli anni cogliere l'importanza di questa nuova impostazione (che poneva nel campo della reazione anche i partiti più "di sinistra", nella misura in cui non riuscivano a porsi su un piano realmente sovrannazionale) e vi fu chi, come Sandro Pertini, ritirò la firma dal documento su istigazione del suo partito.

Sandro Pertini, tipico uomo di destra (reazionaria) di un partito molto di destra…

Pare proprio che mi abbiano gabbato con la loro ignoranza: Spinelli parlava in generale di forze reazionarie, senza risparmiarne nessuna, comprese quelle “di sinistra”, che sono possibili oggi come lo erano, evidentemente, allora. Eppure l'ingegnere scrive «beh, questo per me (e soprattutto per A. Spinelli) ti mette fuori dalla sinistra». FALSO.

Semmai lo colloca nella sinistra reazionaria.

Dunque con questa nuova interpretazione non c'è più il supporto spinelliano all'idea dell'ingegnere che vorrebbe collocare chiunque sia “anti-€” a destra.

(Però in realtà di Spinelli ci frega poco: quel che conta è che per Ligori chi è anti-€ è fuori dalla sinistra — tanto sono sicuro che vorrà mantenere questa sua idea fissa e immutata10 e non «tornerà da mamma»)


Postilla

Da notare che il frammento del manifesto di Ventotene ha come tweet padre questo:

Forse era solo la risposta al mio tweet, cioè voleva “solo” giustificare il fatto di aver negato a Dossena la possibilità di essere di sinistra e no-€. (Abbiamo appena finito di vedere che il manifesto di Ventotene non può essere invocato per giustificare ciò, dunque questa risposta non è adeguata e si basa su una lettura sui generis e ad hoc di quel frammento di manifesto.)

Ma contemporaneamente la percepii come una replica al fatto che in una nota avevo scritto: «e poi non credo proprio che Ligori possa mettere in bocca a Spinelli l'idea che è “di destra” chiunque sia contrario ad una moneta unica…»

Mi sembrò che volesse sviare, visto che le note sono marginali rispetto al testo. Lo invitai quindi a non prenderle troppo sul serio:

Ma lui, cieco, insisté nell'attribuire a me l'errore logico che io attribuisco a lui (e conseguente incapacità logico-matematica).

Eppure ho detto un fatto banale: le note sono marginali, e vi esprimo “concetti al margine” che non sono il cuore del testo, quindi non entrano a pieno titolo tra gli argomenti. Al massimo cercano di chiarirli e completarli, o iniettano proprio dubbi, esplorano questioni più controverse, e così via.

E allora arriva il colpo da maestro, incomprensibile.

Appunto, signor ingegnere. Non hai screenshottato le note (del mio testo — che ci sia stato un fraintendimento? parlava di un altro testo? non credo) eppure proponi ai tuoi lettori/follower ”freddure” e quanto altro che possono trovare risposta proprio nelle note. Hai selezionato (screenshottato) un pezzo di testo separandolo dal contesto, in modo che apparisse vera la tua affermazione che sarei stato io a sostenere che A⇒(Y⇒X) — quando, lo ripeto, era la “codifica” del tuo pensiero così come appare dai tweet.

Per Diana, che tipo. Se io parlo di Spinelli solo in una nota nel testo contestato, sono proprio le note pertinenti che dovresti screenshottare

Un fraintendimento di qualche tipo su quale sia il testo a cui facciamo riferimento? Non riesco a immaginare alcuno scenario che spieghi l'arrampicata sugli specchi in relazione al fatto che lui ha screenshottato solo il corpo del testo e non le note.


  1. È vero, dici di destra, non neofascisti. Parlando con persone no-€, a che pro specificare che «tutti i neofascisti sono no €» (ammesso che sia vero)? E la tua domanda «quindi il fatto che tutti i neofascisti siano no € è puro caso?», formulata in modo da suggerire che no, non è un puro caso, a quale conclusioni ammicca? A me pare ovvio cosa vorresti far inferire — del resto, se non fosse stata quella la tua intenzione, che senso avrebbe avuto portare nella discussione con persone che non sono neofasciste simili affermazioni?

  2. Secondo Abo Canci Matteo Dossena si è perso in qualche bivio, quindi è sostanzialmente d'accordo con Ligori.

  3. Il dialogo è esemplificativo, naturalmente: non è avvenuto davvero ma si basa sull'insieme di tweet scambiati.

  4. Tra le destre nazionaliste annoveriamo anche i (neo)fascisti.

  5. Ti esclude dalla sinistra il Sacro Testo del Manifesto di Ventotene, testo di Spinelli e Rossi, due che hanno definito da soli cosa è progressista, cosa è reazionario, cosa è di destra, cosa è di sinistra, e quale sarà il futuro dell'Europa.

  6. Tizio: «Ma non sono le destre nazionaliste che vogliono uscire dall'€?» — Ingegnere: «Appunto» — Io: appunto che? è un inutile stereotipo — Ingegnere: «no, è la verità: credi di non essere di destra?». Qui è lampante l'errore fatto: conferma che sono le destre nazionaliste che vogliono uscire dall'€. Poi, quando gli faccio notare che è uno stereotipo, mi dice che no, non lo è, perché io sono di destra (e lo sono perché mi ha identificato come no-€), cioè sta dicendo che, visto che sono no-€, sono di destra, e che non è uno stereotipo che le destre nazionalisti sono no-€… (Se al posto di neofascisti ci sta “destre nazionaliste” o meno, non cambia molto: l'errore logico c'è.)

  7. A me sembra che dica delle cose orride: si mettono in secondo piano democrazia e “idee socialiste” per concetti privi di valori e che riguardono più che altro l'organizzazione e il potere politico e la sua estensione (nazionale o “internazionale”). Lo stampo è quello dell'epoca (1941), tinto — così mi pare — di nostalgie di imperialismo, o qualcosa di simile. Ma soprattutto, puzza di élitismo lontano un miglio, ed ho già scritto cosa penso delle teorie élitiste del potere politico. Non vedo come si possa sostenere che questa UE non è l'UE di Spinelli: a me sembra invece che ci sia già il seme e che le sue fondamenta ideologiche siano malate fin da questo manifesto — almeno, stando a questo frammento. È interessante notare che questo brano è riportato come frammento “chiave” su Wikipedia: mi sembrava strano che l'ingegnere fosse stato in grado di selezionare tanto rapidamente il pezzo giusto!

  8. Nel frammento riportato Spinelli non parla proprio di come questa unità internazionale debba realizzarsi, ma supponiamo che certi dettagli siano scritti altrove (e da altri) e che comunque un'unità internazionale, per essere tale, debba utilizzare una moneta unica. (Quando e come sono punti non trascurabili in alcuni dibattiti sull'Europa unita, ma non sembrano essere argomenti dibattibili per i Ligori e altri…)

  9. Intuitivamente il passaggio è più ampio e parla solo di forze reazionarie e progressiste — modi di descrivere la realtà politica non coincidenti con quelle del diteismo, se non per accidente storico, ma in qualunque epoca l'esatta identificazione può essere anacronistica e fuorviante. Per Ligori e HGW, le forze progressiste sono per forza di sinistra (erano quelle della rivoluzione, contro il re) e quelle reazionarie di destra (erano quelli che tifavano per il re, contro la rivoluzione). Spinelli, nel frammento considerato chiave, non usa le parole destra-sinistra, forse conscio del fatto che una destra progressista è possibile tanto quando una sinistra reazionaria. Non solo: a me sembra che lo Spinelli volesse abbattere il diteismo destra-sinistra (e dualismo valoriale associato) per sostituirlo totalmente con un altro culto, sempre con due dei: il dio dell'unità internazionale (Paneuro?) e il dio della divisione europea (Schizeuro?) — e relativo nuovo dualismo valoriale. Dunque l'unico elemento discriminante diventa la posizione rispetto all'unità internazionale e la divisione del mondo politico in destra-sinistra diventa irrilevante (né destra, né sinistra: solo favorevoli all'unità internazionale, o contrari!): chiunque avesse abbracciato l'idea di Spinelli sarebbe stato non-reazionario, a prescindere all'affiliazione politica secondo le categorie destra-sinistra. A leggere bene il frammento, è chiaro che Spinelli sapeva che anche la sinistra poteva essere reazionaria, cioè fare il gioco delle forze reazionarie. È altrettanto chiaro che non fissa chi sono «quelli che vedranno come compito centrale la creazione di un solito stato internazionale». Non li delimita, non li descrive se non in funzione del suo obiettivo, l'unità internazionale.

  10. Lo faccio loro presente in un paio di tweet: «poneva nel campo della reazione anche i partiti più “di sinistra”» e lo invito a rivedere un attimo la loro posizione. Secondo voi questi due tweet hanno avuto una replica e un seguito? Attualmente, no — e non mi aspettavo altrimenti…

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