Molti conoscono la parola "febbricola" e "febbricciola" mentre non hanno mai sentito parlare di febbricciolante, che è semplicemente lo stato di chi è soggetto a febbricciola o meglio febbricola. Prima la ricerca con un motore apposito non dava risultati per febbricciolante, né per febbriciolante; ora vediamo in quanto tempo finisce negli indici di Google, tanto più che questo blog è ospitato da roba googlosa... anche googloso non c'è, ma se lo cercate con Google finite comunque con una lista che contiene google come parola, il che fa desumere che Google indicizzi anche "per somiglianza" (per dirla in breve), fatto noto visti i suoi tentativi di correggerci (i forse cercavi...), che spesso, ma non sempre, colgono nel segno.
Con questo è tutto, passo e febbricciolante chiudo. State attenti a non diventare febbricciolanti, ma nemmeno febbriciolanti, leggendo questo inutile post!
lunedì 3 maggio 2010
giovedì 29 aprile 2010
Imparare a programmare: quale futuro?
Dalle scuole di oggi escono i lavoratori (precari) di domani. Da istituti tecnici, licei sperimentali e anche università possono uscire futuri programmatori, o persone con capacità logico-matematiche utili alla programmazione. Ma il tallone di Achille è sempre l'insegnante il cui primo requisito non è, paradossalmente, quello di sapere bene la materia, quanto quello di saperla comunicare...
Questo in teoria. In pratica è parimenti importante che l'insegnante sappia ciò che insegna, è diciamo il requisito sine qua non dovrebbe nemmeno ritrovarsi ad insegnare.
Questo in teoria. In pratica è parimenti importante che l'insegnante sappia ciò che insegna, è diciamo il requisito sine qua non dovrebbe nemmeno ritrovarsi ad insegnare.
martedì 27 aprile 2010
Per prima cosa...
Alla fine ci si prende gusto a scrivere cose inutili in un posto dove tutti possono leggere. Potenzialmente un messaggio per tutti, in realtà per nessuno, o quasi. Ma il motivo di quest'altro blog è che se ogni tanto mi va di scrivere in italiano per non sforzare il mio rustico inglese che faccio? Mescolo allegramente due lingue? Non è tanto per i nostri poliglotti connazionali, quanto per quei poveri anglofoni che sicuramente, da bravi ignoranti, di italiano non conoscono che poche classiche parole come mafia, spaghetti e pizza.
Quali argomenti metterò, di cosa scriverò? Beh diciamo che un blog in inglese è più per argomenti tecnici, mentre qui posso orientarmi verso l'umanistico e il politico o il sociologico, ma non escludo di scrivere anche di scienza, programmazione e computer. Insomma, un altro blog inutile!
Quali argomenti metterò, di cosa scriverò? Beh diciamo che un blog in inglese è più per argomenti tecnici, mentre qui posso orientarmi verso l'umanistico e il politico o il sociologico, ma non escludo di scrivere anche di scienza, programmazione e computer. Insomma, un altro blog inutile!
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