domenica 12 maggio 2013

Pulpiti e buoi

Cosa non è stato detto contro il Movimento 5 Stelle (M5S)?



Il loro programma è vago, utopico, non ci sono i soldi per realizzarlo; i loro eletti sono marionette di Grillo che ripetono a pappagallo una lezioncina, sono impreparati, incolti, filofascisti; i loro elettori sono ignoranti, rozzi, stupidi (la superiorità intellettuale degli antagonisti è uno dei puntelli dell'impalcatura antigrillinica e non solo; è un classico di certa sinistra), complottisti, sono grillini (termine usato dagli avversari come una reductio ad Grillum che fa coppia con la reductio ad Hitlerum tanto usata contro Grillo), sono stati plagiati, gli è stato fatto il lavaggio del cervello; dietro il M5S c'è Casaleggio, un potentissimo personaggio ammanicato con oscuri poteri (altro che il ridicolo complottismo Bilderberg, tanto deriso dagli antigrillini); dentro al M5S non c'è democrazia… Grillo è populista, fascista, demagogo, un dittatore che lancia diktat, anatemi ed espelle gli sgraditi, ha interessi (economici?) particolari, è stramiliardario (osa guadagnare vendendo dvd, facendo spettacoli, tramite la pubblicità sul sito ecc.), è un assassino, predica bene ma razzola male, sostiene tesi antiscientifiche; il M5S è irresponsabile, la loro è antipolitica. Sanno solo dire no ma non hanno nulla da proporre. Il M5S è il colpevole dell'attuale situazione di governo, perché doveva dare la fiducia a Bersani; gli elettori M5S, con il loro “voto di protesta”, hanno consegnato il paese di nuovo nelle mani di Berlusconi. E via dicendo.

Ciascuna di queste “critiche” e tutte le altre che non ricordo meriterebbero una trattazione a parte ma il tempo è scarso e pure la voglia.

Comincio (e per ora finisco) con alcune premesse:
  • il meccanismo con cui si forma l'orientamento politico è complesso. Detta altrimenti: non è possibile collegare “intelligenza” (ammesso di averne una definizione pratica), “cultura” o grado di istruzione con la scelta politica. Detta ancora altrimenti: chi non ha votato M5S non è necessariamente intelligente e colto.
  • Difendere il M5S da certi ridicoli attacchi e da certe critiche non vuol dire essere grillini né essere acritici nei confronti del movimento: vuol dire solo trovare ridicole e deboli (mal poste, mal formulate, zeppe di pregiudizi, disinformate, etc.) quelle particolari, specifiche “critiche” di cui si sta parlando.
  • Ciò che può essere messo a fattore comune non può essere considerato un tratto distintivo e peculiare su cui formulare un giudizio specifico. Per esempio siamo tutti indistintamente vittime di qualche forma di propaganda. (Come corollario valga il seguente esempio-dialogo. A: «Tu dici così solo perché hai votato X». B: «Tu neghi quel che dico solo perché hai votato Y»; le parti si possono invertire)
  • Le idee precedono l'appartenenza politica: abbiamo delle idee, per questo scegliamo una determinata parte. Ovvero non abbiamo una certa idea in conseguenza dell'aver scelto una certa parte. Nota: l'insieme delle idee esposte e pubblicizzate non è necessariamente tutto contenuto nell'insieme delle idee che si posseggono realmente.
  • Le opinioni possono mutare: è una forma di adattamento. Nuove conoscenze, nuove considerazioni, diversi punti di vista, nuovi dati ecc. possono rafforzare o indebolire una opinione. Le opinioni esposte, come le idee che sono alla base, non sono necessariamente tutte contenute nell'insieme delle opinioni personali.
  • Non avendo la possibilità di leggere nel pensiero siamo costretti a fidarci di quanto le persone dicono e a ragionare partendo dal presupposto che sia stato detto il vero, almeno finché non veniamo a conoscenza di fatti e dettagli che smentiscono le affermazioni o alimentano ragionevoli dubbi.
  • In parallelo al punto precedente dovremmo sospendere ogni giudizio su certi temi, in attesa di avere ulteriori dati. In certe situazioni questo lodevole atteggiamento può portare all'impossibilità di ragionare intorno a fatti correnti, perché non tutti i dati necessari possono essere noti: dovremmo attendere la fine di un periodo storico, il raffreddamento e consolidamento dei dati e la loro pubblicazione. Comunque in generale questo non va pensato tanto come limite quanto come metodologia da seguire opportunamente.
  • A parziale “limitazione” del punto precedente riporto un frammento del pasoliniano Io so. «Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero.»
  • Entità collettive (p.es. M5S, PDL, PD ecc.) sono comunque costituite da singoli individui che hanno gli stessi difetti di tutti gli altri individui. Non esiste alcun processo di selezione scientifico, democratico e non discriminatorio che permetta di garantire che alcuni difetti siano totalmente assenti tra gli individui di queste entità collettive.
Per ora è tutto.

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