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domenica 20 ottobre 2013

Specchietto retrovisore esterno: truffa?

C'è stato un periodo in cui la truffa dello specchietto retrovisore esterno rotto era diventata così popolare da essermi persino giunta all'orecchio, ma non mi era mai capitato di viverla in prima persona.

Grazie a queste reminescenze, intorno alle 10:30 di questa domenica uggiosa, penso di esser riuscito a non farmi spillare qualcosa come una sessantina di euro.

Ecco la storia.

domenica 13 ottobre 2013

Dove lo seppelliamo?

Siamo una società che dà molta importanza ai simboli, tanto più quanto questi hanno origine nel passato, ma che presta poca attenzione al presente, tranne quando è un buon argomento per creare un bel pacchetto utenti-spettatori-consumatori di pseudo-informazione.

sabato 12 ottobre 2013

Le buche tappate da Ignazio

La campagna elettorale di Ignazio Marino per vincere la sua battaglia contro Alemanno ha avuto diversi tratti demagogici (come ho fatto già notare) e, secondo l'accezione corrente, populisti. Tra questi la magica risoluzione del problema del traffico romano e le buche per le strade della Città eterna. Ritrovarsi imbottigliati nel traffico, schivare l'ennesimo cratere nel bel mezzo della strada, ammirare i resti dell'asfalto divelto da misteriose forze alemanniane o sperare che la propria auto sia un mezzo anfibio non può che riportarmi alla mente quei giorni caldi di banali bugie elettorali gettate come ossi ai fedeli elettori pronti a sgranocchiarli compiaciuti e disposti persino ad elargirne di propri. Dopo 4 mesi il traffico c'è, le buche ci sono, i mezzi pubblici zoppicano, Roma ancora cede sotto i colpi del maltempo. (In ambito nazionale ci hanno insegnato che dopo 4 mesi si possono dare giudizi del genere).


mercoledì 17 luglio 2013

Da Alemanno alla sicurezza

Fu scritto nel maggio del 2008.


A Roma è sindaco Alemanno. Il primo e forse più grande purtroppo è che Alemanno, come simbolo di una destra forte, si fa (suo malgrado) portavoce di un certo neofascismo (tenuto in piedi fondamentalmente da ideologie xenofobe). Viene accolto da saluti romani. I fascistelli di primo pelo ne esaltano la vittoria: finalmente gli sporchi stranieri criminali troveranno pane per i loro denti. Da ciò ne deriva che Alemanno è fascista a prescindere da ciò che è veramente.

Tutto ciò è già abbastanza deprimente.

martedì 11 giugno 2013

Hanno vinto

Marino e l'astensionismo hanno vinto in senso "assoluto".
Gli elettori a Roma sono 2359119 (dati elezioni.interno.it).
Buttiamo qualche numero partendo da alcune ipotesi:
  • chi ha votato Marino al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Marino;
  • chi ha votato Alemanno al primo turno è tornato a votare e ha rivotato Alemanno;
  • i nuovi elettori di Marino e Alemanno sono da ricercare tutti solo negli elettori che al primo turno hanno votato qualche altro candidato;
  • chi non ha votato al primo turno, non ha votato al secondo.
Si tratta di ipotesi discutibili: per esempio non è improbabile che alcuni che non hanno votato al primo turno abbiano invece votato al secondo.

domenica 9 giugno 2013

Marino vs Alemanno

Introduzione

Pur essendo diversi, restano facce di una stessa medaglia di un sistema corrotto che funziona a botte di clientelismi, favori, impicci di varia natura. Ma naturalmente "bisogna" dire che la destra (Alemanno) è un po' peggio. Ha più "clienti", più "amici" e soprattutto più parenti, e per di più persone meno competenti dei "clienti" e degli "amici" (e dei parenti) della sinistra. In quel "naturalmente" c'è molta ironia, perché è necessario sospettare di tutte le cose che, pur fondandosi su arbitrarietà ed elementi soggettivi o non conoscibili o correntemente non noti, vengono date per scontate e ovvie.
Chi ora occupa certe posizioni sta a glutei stretti in attesa dell'esito delle elezioni, perché da questo esito il suo futuro lavorativo può diventare più sicuro o più insicuro. È successa la stessa cosa nel 2008, quando la battaglia era tra Alemanno e Rutelli che si sarebbe sostituito a Veltroni (2001-2008).
Divenuto sindaco nel 2008, Alemanno come prima cosa denunciò il buco di bilancio lasciato da Veltroni, cosa che ha ribadito in qualche talk show di questa campagna elettorale. Veltroni smentì l'entità del buco sostenendo che fosse molto inferiore. Ma anche in questa campagna elettorale è emerso che comunque molti difetti finanziari sono stati ereditati dalla gestione precedente, e non mi pare che ci siano state smentite consistenti e dettagliate.

martedì 31 gennaio 2012

Il passato

"Si stava meglio quando si stava peggio". Se si dimentica quanto ormai sia diventata un luogo comune, si rischia di cogliere una nostalgica verità in questa frase. Dire "meglio" e "peggio" implica l'aver dato un giudizio su un qualcosa, usando un certo metro; per me stasera la grandezza di questa frase è nel lasciar vacillare, attraverso il paradosso, la certezza dell'oggetto del giudizio (o gli oggetti del giudizio) e l'impersonificazione temporale del giudicante.
Sarà l'ora tarda, o qualunque altra cosa, ma mi sembra che questa frase contenga tanto l'esperienza della memoria quanto l'arbitrarietà del soggettivismo che, nell'eccesso — nemmeno poi tanto eccessivo — di considerare tale frase come massima saggia, diventa sociale ovvero del soggettivismo in cui il  soggetto non è un singolo individuo ma l'intera società.
D'accordo, è tardi per me, l'avevo già scritto.
Il concetto finale è che probabilmente non ci rendiamo conto di cosa stiamo perdendo, di quello che sacrifichiamo per un "progresso" socioculturale (... economico e ideologico e politico e tecnologico ecc. ecc.) che ci viene venduto come "meglio" ma che in realtà rischia di essere peggio del "peggio" di quando non c'era tale "meglio" (!)
Fortunatamente almeno a volte c'è l'arte a contribuire all'"esperienza della memoria" che nella frase in questione può essere presente solo simbolicamente.