Riporto parte del testo della voce Ucraina nell’enciclopedia universale Rizzoli–Larousse, 1964.
mercoledì 19 novembre 2025
sabato 1 novembre 2025
domenica 5 ottobre 2025
La guerra non necessaria
Leggiamo un estratto del Capito 15 di questo best seller del New York Times, “Churchill, Hitler, and the unnecessary war: how Britain lost its empire and the West lost the World” (Churchill, Hitler e la guerra non necessaria: come la Gran Bretagna perse il suo impero e l’Occidente perse il mondo), di Patrick J. Buchanan, pubblicato nel maggio del 2008.
Leggendolo, tenete bene a mente che appunto è stato pubblicato nel 2008, sette anni dal 2001 e quattordici anni prima di quello che per ora è l’ultimo capitolo della guerra per procura sul territorio dell’Ucraina.
domenica 28 settembre 2025
Da tagliagole a signore
Nell’immagine1 di sopra vediamo Muhammad al-Julani (la traslitterazione può variare, specie in inglese: Joolani, Jawlani, …), nel 2016 leader di Jabhat Fatḥ al-Shām, cioè in pratica del fronte al-Nuṣra, organizzazione terroristica affiliata ad al-Qāʿida e operante in Siria, poi fusasi nel 2017, insieme ad altri gruppi, in un’altra entità dedita al terrorismo, Hay’at Tahrir al-Sham (HTS).
martedì 23 settembre 2025
giovedì 7 agosto 2025
[📣] La RUSSIA avanza ANCORA, POKROVSK prossima a cadere - Ft. David Colantoni
David Colantoni è autore del libro Quando l'Ucraina invase l'Iraq, che si trova su Arianna Editrice, Amazon, IBS, Mondadori, Feltrinelli, …
sabato 5 aprile 2025
martedì 1 aprile 2025
martedì 18 febbraio 2025
lunedì 16 dicembre 2024
domenica 15 dicembre 2024
sabato 14 dicembre 2024
venerdì 13 dicembre 2024
domenica 6 gennaio 2019
Petrino alla guerra e la militarizzazione dell'ASI
A novembre (2018) i russi fermano tre navi ucraine, arrestano e condannano a due mesi i marinai. Il motivo? Secondo i russi le tre navi, dirette verso lo stretto di Kerch, hanno sconfinato nelle loro acque territoriali e non hanno risposto alla richiesta di fermarsi. Per le navi che vogliono passare attraverso lo stretto di Kerch la procedura prevede un preavviso di 48 ore e la conferma 24 ore prima del passaggio1. I russi dicono che questo protocollo non è stato rispettato, da cui segue il blocco delle navi per sconfinamento. Un «incidente di confine», insomma.
Per Poroshenko, invece, si tratta di un attacco all'Ucraina; chiede solidarietà al “mondo occidentale”, fa entrare in vigore la legge marziale per trenta giorni, in modo da avere i poteri speciali necessari per fronteggiare la minaccia di un'offensiva di terra dei russi che, dice, Putin sta preparando (Poroshenko ha le prove…), e spera che la NATO, di cui vorrebbe che l'Ucraina faccia parte2, invii navi nel mare di Azov, “richiesta” che non è piaciuta molto alla Merkel.
Poroshenko mostra i passaporti di soldati russi: è la prova schiacciante, tangibile e visibile della presenza militare russa in Ucraina. Vedendo questa prova, chi potrebbe mai dubitare?






