Anche Alberto Bagnai, paladino e re (autoproclamatosi) del fronte anti-eurista, si è cimentato nell'“analisi” del risultato delle elezioni europee; come fatto da me medesimo e da moltissimi altri: in questo blog ho messo per esempio Diego Fusaro e Abrignani (che più che altro voleva far pesare al PD il suo debito)… ma se cercate ne troverete tanti altri.
lunedì 9 giugno 2014
mercoledì 28 maggio 2014
Dagli oggi, dagli domani
Il M5S entra anche nel parlamento europeo con un risultato che sarebbe buono se fosse preso per sé. Senonché, secondo l'interpretazione del megasondaggio, su cui è stato puntato forse troppo, sopravvalutando la probabilità di un testa-a-testa con il PD, il risultato è in realtà deludente, persino inferiore alle aspettative più prudenti e meno trionfalistiche (io mi aspettavo un 24-26% vs 31-35%, per dire).
In numeri assoluti potrebbe voler dire che lo zoccolo duro del M5S ha, attualmente, un limite superiore di quasi sei milioni di persone circa (ipotesi di base: l'astensionismo non ha colpito in modo particolare gli elettori del M5S).
Si può fare qualche altra considerazione e ipotesi amara: reflussi di elettori ex-PdL, voti strategici anti-M5S, vittoria della disinformazione e del terrore hanno contribuito al boom del PD.