domenica 20 ottobre 2013

Specchietto retrovisore esterno: truffa?

C'è stato un periodo in cui la truffa dello specchietto retrovisore esterno rotto era diventata così popolare da essermi persino giunta all'orecchio, ma non mi era mai capitato di viverla in prima persona.

Grazie a queste reminescenze, intorno alle 10:30 di questa domenica uggiosa, penso di esser riuscito a non farmi spillare qualcosa come una sessantina di euro.

Ecco la storia.

Ieri sera sono tornato a casa piuttosto tardi e uno dei pochi posti liberi trovati era uno di quelli in cui preferisco non lasciare a lungo l'auto. Così stamattina (intorno alle 10.30) ho deciso di spostarla; poiché dopo dovevo andare a fare delle spese, ho anche preso la mia fashion bag, che sarebbe una busta di jeans fatta da mia madre con la il tessuto di jeans ormai inusabili (un dettaglio non determinante per la storia, ma comunque interessante no?).

Ho fatto il giro dell'isolato per immettermi nella via dove abito in un punto a partire dal quale so che la domenica mattina, tipicamente, ci si trova qualche posto. La via in questione è a senso unico e vi parcheggiano ambo i lati, sebbene in molti tratti sia consentito solo a sinistra; ma essendo una via “residenziale”, è tipico trovarvi auto ovunque.

Ad un certo punto, stonc! Accade proprio nel momento in cui ho anche individuato un posto libero adeguato, così metto la freccia (a sinistra) e parcheggio; nella breve manovra mi accorgo che lo specchietto retrovisore esterno destro è chiuso. Lo stonc proveniva da lui, a seguito di un “urto” con qualcosa che assolutamente non ho visto. Nel punto dove ho sentito il rumore la strada non era più stretta del solito, c'era un'auto a destra e una a sinistra un poco sfasata (in avanti), per cui in corrispondeza di quella a destra c'era persino più spazio di quanto non ce ne sia di solito.

Scendo con la mia fashion bag e trovo un ragazzo in piedi ad aspettarmi. Non ricordo il primo scambio di battute, comunque il succo era che mi informava che avevo urtato il suo specchietto, mentre io in automatico mi scusavo, aggiungendo però che mi pareva strano perché in oltre 10 anni che percorro l'angusta via in passaggi anche più stretti non mi era mai capitato. Empaticamente lui mi consola: «Eh lo so, capita a tutti, non è che…».

L'accento è siciliano. Mi dice che poi la cosa strana è che proprio ieri aveva fatto cambiare lo specchietto, guarda. Con lui c'è anche una ragazza, che non apre bocca per tutto il tempo mentre aspetta in piedi le "contrattazioni". Ci tiene a farmi vedere che effettivamente ha cambiato lo specchietto di recente, tanto che ce l'ha ancora in auto. Tira fuori una scatola di cartone bianco in cui è riposto lo specchietto (con specchietto intendo proprio lo specchio, non il supporto), e ribadisce che proprio ieri aveva pagato 67€ (più la manodopera) per cambiarlo. Al prezzo io emetto un suono gutturale di stupore e gli racconto che tempo fa avevo cambiato lo specchietto di una Fiat e non ricordavo di aver speso più di 15€ (anzi per la verità mi ricordo un prezzo sui 5€, ma non ci giurerei). Lui replica: eh ma questo è termico.

Lo specchietto è effettivamente un po' fratturato verso l'esterno, una riga ramificata lo percorre da su in giù a circa 1/4 partendo dall'esterno. Il supporto è però intanto e nella mia testa mi dico che uno specchio, proprio uno specchio, non può costare così tanto, termico o non termico, specie per una utilitaria qualunque (mi pare una opel grigia, nemmeno tenuta benissimo), non elettrificato ecc. Un banalissimo vetro insomma. Purtroppo non memorizzo queste informazioni (modello auto, targa...): un po' ci credo, però il sonno che mi porto dietro contribuisce a tenere alta la tranquillità e la cautela.

Penso effettivamente alla truffa, ma penso che potrebbe pure essere vero e che non ho elementi per poterlo valutare. Gli voglio concedere il beneficio del dubbio, come giusto (ritengo), ma nello stesso tempo non vorrei cascarci con tutte le scarpe. Cerco di ragionare, con molta calma, su cosa si può fare, anche nel caso sia vero e debba risarcirgli lo specchietto; ma vorrei evitare di perdere una cifra che continua a sembrarmi eccessiva per uno specchio (nota: lo specchietto non è inusabile e se fosse lui la causa del danno, se lo terrebbe fino allo sgretolamento totale).

Come possiamo fare? Mentre io ragiono un po' ad alta voce facendogli intendere che potremmo andare lì o qui e vedere se… ecc. ecc. lui mi mette un po' fretta: eh ma oggi è domenica, il problema è questo (ne convengo), poi io devo partire per la Sicilia… come se stesse lì lì per partire (forse lunedì?). Ah e che ci fai qui? mi viene spontaneo chiedergli d'istinto, senza malizia. Mi dice che sta aspettando degli amici. La mia modalità sospetto rinvigorisce e il beneficio del dubbio vacilla, ancor più quando propone che magari una parte la paga lui, 20€ (quindi avrei dovuto dargli 40 circa). La strada dove abito non è una strada dove ci si passa per caso, né è un tipico punto di “rendez-vous”, nemmeno per chi abita in zona, figuriamoci per un siciliano in partenza che non ha un punto di appoggio (amici o parenti) in zona; e naturalmente se sai che sei totalmente nella ragione, col cazzo che contratti sul prezzo che sai giusto (nella loro storia, avevano appena speso la cifra per sostituirlo, quindi sapevano esattamente quanto dovevano spendere per sostituirlo di nuovo).

Comunque anche queste cose, per quanto le ritenga improbabili, non sono inverosimili. Allora alla fine, non potendolo accompagnare a comprare il pezzo controllandone il prezzo, opto per il CID, che però nessuno di noi due ha a portata di mano. Ma io ricordavo vagamenti di averlo a casa, per cui gli dico che vado a vedere, tanto abito vicino: stavo andando a far spesa, la vedi la fashion bag? (Non la chiamo così ovviamente).

Mi avvio verso casa, che veramente è a due passi. Loro spostano la macchina e si mettono ad aspettare vicino al cancello del civico precedente. Mentre apro il cancello ci diamo dei segni di intesa: loro avrebbero aspettato lì fuori.

Una volta dentro attacco il wifi e accendo il computer, e mentre aspetto che tutto sia operativo prendo lo smartphone (che non mi ero portato appresso prima) e cerco il prezzo degli specchi termici, tanto per avere un'idea di una cifra ragionevole. Purtroppo in casa la velocità della rete mobile è piuttosto scarsa (E). Cerco anche il CID, senza trovarlo.

I primi prezzi che trovo sono cifre lontane dai 60. Ci vanno incontro giusto considerando l'intero supporto o con la piastra “pilotabile” elettronicamente per orientare lo specchio. In definitiva l'ipotesi che siano truffatori sta crescendo in probabilità di essere vera. Sento il rumore dell'accensione di un'auto che poi si allontata. Mi viene in mente che potrebbe essere la loro. Impazienti!

Comunque esco risoluto a proporre le seguenti cose: visto che non abbiamo il CID, sarebbe il caso forse di scomodare la stradale (non penso al fatto che hanno spostato l'auto e quindi non so quanto senso avrebbe avuto) e che preferisco che siano le assicurazioni a sbrigarsela; o in alternativa cercare insieme online il prezzo adeguato per lo specchio (senza supporto) adatto a quel tipo di automobile, ma questo dipendeva dalla loro reazione alla precedente proposta… e poi avevo anche idea di fare delle foto allo specchietto, tanto per avere dei record, non si sa mai. L'idea era che se fossero stati in buona fede, una soluzione si sarebbe trovata; poi sarebbero arrivati gli amici e magari il CID lo avrebbe avuto loro no?

Il rumore dell'auto era effettivamente della loro: volati via. Saranno arrivati gli amici? Altre auto non ne sono passate. Avranno ricevuto la telefonata degli amici che gli dicevano di aspettarli altrove? Beh, potevano dir loro di aspettare un po' perché dovevano risolvere una faccenda. Guardo attentamente se non hanno cambiato posto per qualche motivo, magari sono andati più giù o più su. Ma niente, non ci sono e basta. Preoccupato per l'auto controllo che non ci siano segni di vendetta. Poi, sempre più convinto che si trattava di due poco di buono, mi preoccupo del fatto che oltre alla mia auto conoscano anche dove abito. Un po' tardi per pensarci; ma per fortuna spesso questo tipo di criminalità è più orientata alla furberia che allo scontro.

Anche se alla fine me la sono cavata purtroppo non ho fatto ciò che avrebbe fugato ogni dubbio, cioè chiamare il 112 o il 113, prendere la targa e scambiarci le generalità. E devo dire che se non fosse accaduto con la casa a portata di piede, sarei stato meno tranquillo e probabilmente più conciliante. Avrebbe giocato a mio favore il fatto di avere con me solo 10€  e la riluttanza a fare un prelievo ad hoc: avrei preferito fare il CID (come in effetti volevo fare, potendo); l'alternativa però, non avendo i moduli, doveva essere il coinvolgimento delle forze dell'ordine e non il rimborso equo dello specchietto, che invece avevo come alternativa nel caso la loro reazione non avesse aumentato il sospetto di truffa.

Cercando, sembra che queste truffe stiano tornando di moda. Anche se devo dire la mia ha delle caratteristiche peculiari che in rapide ricerche su internet non ho trovato, a cominciare dal fatto che la loro auto era in sosta, cioè l'“incidente” non è capitato in movimento.

Comunque alcuni tratti sono sospetti:
  • Input di verosimiglianza/onestà e istigazione al senso di colpa: mostrare lo specchio rotto sostituito di recente, oltre al danno provocato (che se è valutato piccolo magari non spinge a una risoluzione rapida)
  • Costringere ad una azione con scarsa riflessione: non sono di qui, sto per andare via, ho un appuntamento, mi aspettano: risolviamo subito
  • Sconvenienza e lentezza di soluzioni regolari: ci vuole troppo tempo, poi non ti conviene (ti aumenta l'assicurazione), per così poco vediamocela tra noi: convenienza per il danneggiatore
  • Conciliazione: ti vengo incontro, ti faccio persino pagare di meno, basta che risolviamo. (Nota: prospettare un “disastro” —pagamento di una cifra elevata—, poi “diminuire” la posta iniettando un po' di sollievo)

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