Tanto per battere un colpo (e per pareggiare in quantità di post il "mio" blog in inglese) e per passare 5 minuti in attesa di essere asservito al potere alimentare... Mi è capitato sotto mano di nuovo "la prova matematica" che 2=1.
Divertente, tanto per scherzare, ma purtroppo leggendo i commenti mi pare di evincere che moltissimi (troppi) pensano che questo dimostri realmente che 2=1 o che la matematica sia una opinione o qualcosa di "fragile" che può ingannare.
La "prova" si svolge così:
a=b
a2=ab
a2+a2=a2+ab
2a2=a2+ab
2a2−2ab=a2+ab−2ab
2a2−2ab=a2−ab
2(a2−ab)=1(a2−ab)
2=1
Il fatto che stranamente non balza agli occhi è che già la seconda equazione ci informa che a2=ab ovvero che a2−ab=0, e quando si semplificano le espressioni dividendo per una quantità incognita, bisogna imporre che tale quantità sia diversa da zero; in questo caso a2−ab≠0, che contraddice la seconda riga e ci suggerisce che tale operazione non è fattibile; di fatto, stiamo dividendo per zero e questo sappiamo che "non è bene".
Dunque non è che la matematica che inganna, è imprecisa o è intrinsecamente difficile: qui il problema è che non tutte le "manipolazioni algebriche" che si stanno facendo sono corrette; quella riguardo la divisione non "recita" che due membri di una equazione restano uguali se divisi per una stessa quantità. Questo è vero, e fattibile, solo imponendo che tale quantità sia diversa da zero (e come detto nel caso specifico ciò porta a una contraddizione).
Per riassumere, gli unici passaggi necessari per evidenziare il problema di questo "enigma", sono:
a=b
a−b=0
1(a−b)=0
1=0
Ma come detto prima di eseguire la divisione bisogna imporre a≠b, che è esattamente l'opposto di quanto stabilito nella prima riga. Da una simile contraddizione l'unica verità matematica che esce fuori è che "non si può dividere per zero"... Anche se...
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