- ti suonano perché hai osato fermarti in prossimità delle strisce pedonali
- nello specchietto retrovisore non riesci a vedere i fanali tanto ti stanno attaccati
- due problemi in un anno diventano venti in un giorno
- si dice "ho un sacco di cose da fare" e alla domanda "cosa?" non se ne trovano più di due che si potrebbero poi fare in un paio di ore ma misteriosamente finiscono per occupare l'intera giornata
- rifacendo una valigia al ritorno non entrano più le stesse identiche cose che c'erano all'andata
- si va per non tornare
- si torna senza essere mai andati
- le persone commentano i video malfatti su youtube sostenendo che un video malfatto rovina la bellezza della musica
- le ante degli armadi non si chiudono bene
- si mistificano personaggi e oggetti con troppa serietà
- il particolare si confonde con il generale e quando le generalizzazioni vengono intese in senso assoluto
- dimentico di specificare "secondo me" e vengo ripreso anche nei casi in cui è ovvio che si tratta di una opinione personale
- si perdono accenti immotivatamente
- dimenticano quanto elastica e mutevole sia una lingua
- non ricordo o non so più fare qualcosa che ricordavo benissimo o in cui eccellevo
- dimentico nel momento giusto ciò che ho ricordato precedentemente ma in anticipo
- autocensuro un moto verbale o scritto spontaneo per paura di fraintendimenti
- mi pento di non aver autocensurato un moto verbale o scritto spontaneo che ha causato poi fraintendimenti
- realizzo di non avere un protocollo per una situazione nuova e capisco come avrei dovuto reagire in ritardo
- mi cadono le cose dalle mani
- non trovo più cose che so di aver messo in un certo posto perché poi lì le avrei trovate facilmente
- ripongono scarpe e ciabatte che uso tutti i giorni per una maniacale e assurda ricerca di apparente ordine
- mi rendo conto di avere paura di essere me stesso
- noto che una persona mostra diffidenza solo perché tale persona è di sesso femminile ma io no
- viene sottovalutata l'importanza che do ai miei difetti
- mi si fanno complimenti di qualunque genere, anche se meritati — e ancora di più detesto quando so o penso che non lo siano
- le persone pensano che sia una persona cinica e insensibile
- non riesco a far distinguere quello che dico perché ci credo e quello che enuncio solo perché conseguenza logica di assunzioni che non condivido necessariamente
- mi accorgo che aveva ragione chi mi disse che sono un libro aperto
- le persone mi parlano senza prima essersi assicurate che ci sia un canale di comunicazione aperto
- non trovo un passo di un libro che mi è piaciuto molto
- mi sforzo di passare inosservato e non ci riesco
- passo inosservato quando mi sforzo di essere notato
- non ho una seconda possibilità
- le persone non ti concedono spiegazioni che invece ritieni ti siano dovute, tanto più che non costerebbero nulla
- le persone mentono senza un motivo logico — senza uno scopo deducibile
- non trovo le parole giuste
- non riesco a rimettere a posto una rivista perché è troppo stretto e non avendo la necessaria rigidità si spiegazza tutta
- mi accorgo che un intero giorno è passato e non riesco a fare un elenco di cose utili fatte
- facebook mi fa il quiz sulle foto per vedere se sono davvero io
- trovo la pubblicità su un canale "normale" di youtube
- piove proprio nel giorno in cui ho deciso di mettermi il paio di scarpe non adatto alla pioggia
- mi siedo sulla tazza senza accorgermi per tempo che la tavoletta è sollevata e mi sembra di precipitare per quel centimetro circa prima di toccare la fredda ceramica
- viene usata la parola "scialla"
- non mi va di parlare ma sono costretto a farlo
- mi va di parlare ma non c'è nessuno disposto ad ascoltare
- inizio un racconto, sono costretto a lasciarlo, e quando lo riprendo non ricordo più come doveva proseguire e non ho preso appunti o buttato giù idee dicendomi che tanto me ne sarei ricordato
- mi sveglio sapendo di aver fatto un bel sogno ma non riesco a ricordarmi nemmeno una "scena"
- calcolo male i tempi per arrivare in un posto
- non riesco a raggiungere l'area di pelle che mi prude
- finisco una tavoletta di cioccolato o un pezzo di pane o un pacco di patatine ecc. senza riuscire a fermarmi
- vengono ripetuti consigli pur non essendo palesemente necessario
... segue, forse ...
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