sabato 25 luglio 2020

Esperimento scacchistico

Ho fatto un piccolo esperimento: ho iniziato a giocare una partita a scacchi contro Stockfish1 (che ha preso il bianco) seguendo in apertura l’idea di usare molto i pedoni e non fissarmi troppo sullo schieramento dei pezzi, da posizionare con tranquillità più che altro a scopo difensivo — e lasciare quindi l’accumularsi eventuale di un potenziale d’attacco; l’esperimento è proseguito portando la partita ad un certo punto e poi “lasciando” giocare Stockfish stesso contro sé stesso.

Il mio repertorio di aperture è colpevolmente molto limitato e la mia capacità di gestire il gioco in apertura, finite le pochissime mosse note e memorizzate, è sempre stato molto focalizzato sul concetto di controllo diretto del centro, anche con il nero. Parte dell’esperimento riguardava anche lo sforzo di svincolarmi da questa impostazione.2

Far giocare, da un certo punto in poi, il computer, dovrebbe consentire di avere una valutazione della posizione raggiunta e di come poter proseguire “correttamente” in quella posizione. La valutazione della posizione può essere data subito dal motore scacchistico, ma serve farsi un’idea di come mantenere il vantaggio, se c’è tale vantaggio. Il proseguimento del gioco va analizzato per capire quali “idee” ci sono dietro lo sviluppo del gioco.

L’analisi dovrebbe comprendere anche la sperimentazione di mosse “sbagliate”, ma ragionevoli, da parte dell’avversario; cioè ad un certo punto dovrei far fare al bianco (se ho iniziato a giocare con il nero) delle mosse diverse da quelle ottimali scelte da Stockfish, in modo da vedere come sfruttare gli errori dell’avversario.

Questo è uno dei miei grandi problemi anche in apertura: come sfruttare gli errori, per quanto piccoli, fatti in apertura? In realtà non sono situazioni che si presentano spesso: visto che non conosco se non poche mosse di un paio di aperture, va da sé che in realtà non mi accorgo di deviazioni dalle mosse canoniche di un’apertura, e quindi non posso mettermi, per così dire, in modalità “ora puoi sfruttare questo errore!”

D’ac, ora vi presento la partita in questione.

Stockfish 9 64 bit VS Mauro

Ho detto all’interfaccia di usare un’apertura a caso. Questo può avermi avvantaggiato? Non lo so, ma di fatto la prima mossa è stata 1. ♘f3, che non è usuale (apertura di Reti, ECO A04). Un’apertura che non conosco affatto. La mia risposta è stata 1.… e6: mi sono limitato a fare la mossa che avrei fatto con il bianco e per non mandare il pedone in bocca al cavallo non poteva essere e5… Inoltre sono partito con l’idea di fare un gioco quasi ignorando l’avversario per concentrarmi sulla preparazine di un’ossatura pedonale, ed e6 mi sembra “più sicuro” di e5 (il pedone è ancora agganciato ai compagni), anche se non ci fosse stato il cavallo. Nelle aperture Reti a quanto sembra la mia mossa non è contemplata tra le prime scelte. Però ci sono partite che l’hanno usata.3

La maggior parte delle partite secondo 365chess.com non proseguono come invece ha scelto Stockfish:

1. ♘f3 e6
2. c3

Giocata 4 volte, 25% di volte vinta dal bianco, nessuna patta. Non ci sono partite famose con queste mosse, come è facile immaginare.

Io proseguo con 2.… f6. Qui la mia idea era di impedire il cavallo in g5 (e anche in e5 ovviamente) e preparare l’avanzata del pedone, e5.

Prosegue:

2. c3 f6
3. d3 g5

Come accennato, volevo fare un gioco molto “pedonale”, e sembra che Stockfish mi abbia seguito… Poi qualche pezzo prima o poi va schierato, ça va sans dire.

4. h3 ♞e7
5. h4

Forse Stockfish si aspettava qualcosa di diverso e prima fare direttamente h4 non lo convinceva. Il che mi fa pensare che la mia mossa non sia stata buona, secondo la valutazione di Stockfish. Ma si sa che i motori scacchistici in apertura non brillano…

5. h4 g4

Mi vorrei mettere un punto esclamativo, ma in realtà Stockfish (il 9… che sto usando con ChessX per l’analisi) mi dice che il bianco ha un leggero vantaggio. Che mossa suggerisce se torno indietro? In realtà mi suggerisce proprio g4 :think:.

6. ♘fd2 h5

Muovo ancora un pedone… mi fa piacere che h5 sia anche la mossa che mi suggerisce Stockfish. E per il bianco adesso mi suggerisce 7.d4, ma non è quello che ha giocato in partita. Ho giocato usando pychess e non vorrei che di default abbia usato una configurazione per limitare le capacità di Stockfish e rendere il gioco accettabile per un livello amatoriale… Farò più attenzione nel secondo esperimento…4

7. ♕a45 ♞bc6
8. e4 e5

Il motivo dietro 8.… e5 è semplicemente il voler evitare l’avanzata del suo pedone in e5. Al posto di 9.e4, Stockfish ora suggerisce g3. La valutazione è leggermente a favore del nero! Poco prima che iniziassi a far giocare Stockfish contro sé stesso, pychess mi aveva detto che la situazione del nero era cramped… (Lo diceva pychess; non so in base a quale criterio e su quali analisi di quale programma si sia basato per dirlo.)

9. ♕b5

Questo sembra un erroraccio (blunder): dopo questa mossa la valutazione è molto più favorevole per il nero. Ora suggerisce 9.… d5, ma io ho altre idee, anche perché la regina là non mi sembra una buona idea: le fai buh! e scappa, …

9. a6
10. ♕c4 d5

… e poi dovrebbe riscappare (11.♕b3) ma invece nel gioco decide di mangiare.

11. e×d5 ♛×d5

Mi dice che sarebbe stato meglio mangiare con il cavallo (11.… ♞×d5); ci avevo pensato ma poi ho optato per la regina per provare a provocare una scambio: iniziavo a voler semplificare il gioco. E lo Stockfish dell’epoca mi ha accontentato.

12. ♕×d5 ♞×d5
13. g3

Questo 13.g3 è anche quanto suggerisce ora Stockfish per sé stesso. A questa mossa ho visto il pedone d3 guardato solo dall’alfiere, che magari poteva voler fianchettare e darmi fastidio in d5. Con questa idea ho giocato

13. g3 ♝f5

Stockfish suggerisce invece ♞b6. Stockfish dell’epoca “fianchetta” uguale, anche se adesso si suggerisce 14.♘e4.

14. ♗g2 O-O-O
15. ♔e2
15.♔e2

Da questo punto in poi le mosse sono affidate a Stockfish, che ha continuato la partita contro sé stesso così (ho usato le figure del bianco anche per il nero: che sia il nero lo si capisce bene dal contesto).

15. ♘f4+
16. g×f4 ♗×d3+
17. ♔d1 ♗c5
18. f×e5 ♘×e5
19. ♘a3 ♖he8
20. f4 g×f3
21. ♗f1 ♗f5
22. b4 ♘g4
23. ♗d3 ♗×d3
24. ♗b2 ♖e2
25. b×c5 ♘e3+
26. ♔c1 f2
27. ♖d1 ♖e1
28. ♘c2 ♖×d1≠

  1. Motore scacchistico di chiara fama.↩︎

  2. Constatato che il mio gioco era già scadente in gioventù quando gli dedicavo un po’ più di tempo e che, a giudicare da come sto giocando ora in un torneo con colleghi iniziato solo 3-4 anni fa (14 giorni a mossa…), è persino peggiorato, l’idea alla radice è di allenarmi e sperimentare degli stili di gioco distintivi ma sensati. Allo scopo ho comprato pure dei libri che potessero aiutarmi a migliorare (oltre ai due che posseggio dai tempi del liceo), realizzando però che è necessario tanto, tanto studio a tavolino, necessariamente davanti ad una scacchiera, materiale o digitale, che bisogna ogni volta preparare con l’esempio che il libro sta facendo e analizzando… In pratica ho scoperto che i libri di scacchi sono quasi inusabili (per me) senza il supporto di una scacchiera e che il tempo necessario ogni volta a preparare la posizione in analisi non è poco, e alla lunga diventa tediante e snervante. Libri interattivi sarebbero più fruibili, ma non ci sono, o sono pochi. In realtà per ora ne ho trovato solo un paio; e poi ti legano all’uso del computer. Comunque, alla fine, ciò che conta non è solo leggere e studiare ma praticare e confrontarsi nel gioco in un arco temporale limitato: penso che avere 14 giorni a mossa (scelta di comodità per amministrare il tempo da dedicare al gioco in concorrenza con le mille altre attività che uno deve o vuole fare nella vita) non vada bene se lo scopo è giocare per migliorarsi e provare a superare i propri limiti. Sto iniziando a convincermi del fatto che a tal fine sia necessario dedicare a una partita del tempo in modo esclusivo e concentrato, non diffuso in due settimane. In altre parole è necessario giocare una partita “normale”. Avere 14 giorni per muovere ma dedicare alla mossa un minuto oggi, un minuto dopo 4 giorni, e infine un altro minuto dopo altri 6-7 giorni non fa sì che la partita sia giocata “ad alti livelli”. Si potrebbe pensare che avendo avuto così tanto tempo per pensare si debba produrre una mossa di qualità decente, e invece non è così, anche perché l’abbondanza di tempo rende meno metodici e nell’applicarsi con rigore al problema. Almeno è così per me: le mie partite abbondano di strafalcioni banali che non ricordo di aver fatto così spesso giocando a tu per tu in meno di un’ora di gioco. (Però può essere pure che i miei avversari del passato fossero inferiori a quelli di oggi: può essere che gli strafalcioni li abbia sempre fatti, ma il mio avversario raramente abbia saputo trarne vantaggio!)↩︎

  3. Secondo il sito che sto guardando, Borhy, M vs Leszko, B, Kvaloy, A vs Vestby-Ellingsen, M, e altre.↩︎

  4. C’è anche da dire che per l’analisi magari è arrivato più in fondo; per esempio noto che se torno indietro per guardare la situazione ad una certa mossa, e poi ritorno in avanti, è possibile che mi suggerisca una mossa diversa rispetto a quella che mi aveva detto prima nella stessa posizione.↩︎

    1. g3 ♘bc6 8. ♗g2 d5 9. O-O e5 10. c4 d4 11. ♕a4 ♗d7 12. b4 a6 13. ♘e4 ♘g6 14. ♗d2 ♘×b4 15. ♕b3 a5 16. a3 ♘c6 17. ♕×b7 ♗e7 18. ♕b3 con lieve vantaggio per il bianco.
    ↩︎

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