sabato 3 ottobre 2020

In noolandia deserta

Il livello di imbecillità generale che si può leggere nella situazione dovuta al COVID-2019 (in attesa del COVID-2020 e poi del COVID-2021 ecc.) e nella sua gestione ha toccato un nuovo fondo: a quanto pare adesso — proprio da oggi — nel Lazio e altrove le mascherine sono obbligatorie anche all’aperto, anche se si sta da soli, anche se il più vicino essere vivente è a ben più di 2 metri e non è nemmeno un essere umano.

Però sei esonerato dall’obbligo se stai facendo attività motoria e/o sportiva, se sei un bambino con meno di sei anni e se sei portatore di patologie incompatibili con l’uso della mascherina.

Capire se un bambino ha meno di sei anni è facile; ma se ha sei anni e due mesi? Se ha sei anni e 4 giorni? Be’, la legge deve essere precisa e applicabile in modo “deterministico” e uguale per tutti, no?

No: la differenza la fa il tutore dell’ordine che ti controlla: puoi trovare quello ottusamente pignolo (“eh, signora, ma suo figlio ha compiuto sei anni da due settimane, ergo la devo multure”) e quello che lascia passare differenze di due mesi. Ancora una volta la legge non è uguale per tutti…

Comunque il bambino è la parte facile: c’è un dato oggettivo da valutare.

Invece quali sono le di patologie incompatibili con l’uso della mascherina? C’è un elenco? Devo basarmi sul mio sesto senso e dire che l’unica è l’asma? (Ma poi in passato non avevano detto che tutti potevano portare le mascherine senza problemi? Di sicuro mi ricordo male.)

Se uno è cardiopatico l’uso della mascherina gli è incompatibile? Se uno chiede al medico e questo conferma, poi serve un certificato che attesti la patologia in modo che lo si possa sbatter sul muso dello zelante controllore, il tutore dell’ordine che viene a rompere i coglioni mentre uno sta beatamente e in solitudine passeggiando per vie semideserte?

Lo zelante tutore dell’ordine ovviamente sa quali sono le patologie incompatibili e quali non lo sono, vero?

Se non le sa, si basa sul suo intuito, diverso per ogni controllore? E magari non basta dire “soffro di questo e questo”: dovrete portarvi dietro un certificato medico che lo attesti? E visto che il tutore potrebbe non sapere se quella patologia è incompatibile o meno, serve un preciso certificato medico attestante l’incompatibilità tra la patologia certificata e l’uso della mascherina…?

Se invece c’è un preciso elenco, magari approvato dall’OMS, controfirmato da Bill & Melinda Gates e già confermato dall’ISS, renderlo disponibile nella stessa ordinanza non sarebbe una brutta idea no?

Ma il capolavoro d’ambiguità è altrove e precisamente in queste parole:

l’obbligo non è, inoltre, previsto durante lo svolgimento di attività motoria e/o sportiva.

Che cosa significa?

Passeggiare è un’attività motoria. Quindi perfetto: sono esonerato dall’indossarla praticamente sempre, perché anche per recarmi al supermercato cammino; la indosso quando sono in prossimità dell’entrata, o anche un po’ prima se vedo che già ci sono altri che stanno per entrare facendo un altro percorso di avvicinamento.

Ma se mi fermo davanti a una vetrina deserta o mi siedo su una panchina vuota a riposarmi, però, non sto compiendo attività motoria, sto fermo, sicché mi devo mettere la mascherina?

Che poi in realtà stare fermi in piedi è attività e per farla diventare motoria basta spostare il peso del corpo da una gamba all’altra o muovere un po’ le braccia. Così potrebbe passare persino per attività sportiva!

E se stai seduto su una panchina bastano gli esercizi delle braccia ed ecco l’attività motoria/sportiva.

Però se da dietro l’angolo che sta una decina di metri più in là spunta uno di quei controllori zelanti e ottusi… come fate a convincerlo che la vostra è attività motoria o sportiva quando loro sono convinti del contrario?

Come si può far fare un ragionamento a un “controllore” zelante, ottuso, sicuramente anche tremendamente scoglionato per via della noiosa incombenza toccatagli, e che magari ha anche un incentivo a fare multe? Come si fa dato che la base di partenza non è chiarissima oltre ogni ragionevole dubbio?

Ma quello che ho citato è solo il “riassunto”. Leggere l’ordinanza genera più preoccupazione per la deriva che si sta prendendo.

Degli estratti (saltando i vari visto questo e visto quest’altro e considerato questo e quell’altro):

è disposto l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata, fatte salve le ulteriori specifiche misure di sicurezza previste nelle linee guida e nei protocolli di settore vigenti ai sensi dell’Ordinanza n. 56/2020 e delle disposizioni nazionali vigenti;

Praticamente per sapere se e quando la devo indossare mi serve una consulenza legale specialistica.1

l’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria e/o sportiva;

E nessun dettaglio su quali siano le patologie incompatibili o dove reperire questa informazione — sicuramente nel cumulo di ordinanze precedenti c’è, ma un riferimento chiaro in questo punto sarebbe stato utile. Come è stato fatto invece per quanto riguarda le sanzioni:

si rinvia, quanto alle sanzioni,alle previsioni di cui all’art. 2 del decreto legge n.33/2020, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2020, n.74 e alle previsioni dell’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge n.35 del 2020 e ss.mm.ii.;

Sulle eccezioni che esonerano il poveraccio per via di patologie incompatibili, nulla; sulle sanzioni sì: i malpensanti (o i complottisti) direbbero che è la cosa più importante dell’ordinanza, che sperano di cogliere in fallo i trogloditaglioti2.

Poi al punto 4 (articolo 4? sia quel che sia in legalese corretto: fa lo stesso) leggiamo:

allo scopo di perseguire in modo efficace l’obiettivo di generale copertura vaccinale e di assicurare che il SSR possa fronteggiare l’aumento di domanda3 anche per le persone di età compresa tra 18-59 anni (residuali rispetto a quelle bersaglio e servite da MMG/PLS) che una quota di 100.000 dosi vaccini, o ulteriore, sia resa disponibile alle Farmacie [per…]

I soldi che se ne vanno per comprare un vaccino neonato (c’è? funziona? è sicuro?4) da somministrare in farmacia. C’è emergenza, bisogna essere pronti a usarlo subito, questo vaccino che c’è, inocularlo nelle masse vaccine, e per farlo è ovviamente necessario comprarlo. Da chi? Da chi l’ha prodotto per il bene dell’umanità; del resto i soldi recuperati dalla vendita servono a stento a pagare i ricercatori (eroi?5) che ci hanno lavorato e il sistema che l’ha di fatto prodotto sostenendo in anticipo i costi. Insomma, non ci son margini di speculazione e il guadagno serve per coprire le spesse fatte, cioè anche pagare, come è giusto che sia, il lavoro di chi ci ha lavorato.

Ma i soldi chi li sborsa? Vabbè, in realtà siamo sempre noi a pagare, direttamente o indirettamente, come è naturale, però in questo caso tutto ciò si fa

[…per] garantire l’acquisto con oneri a carico del cittadino, secondo un prezzo uniforme di partecipazione che verrà all’uopo individuato […]

Per fortuna il prezzo sarà uniforme (nessuna speculazione, dunque)…

Altro obiettivo

[…per] consentire [alle farmacie] […] oltre che la vendita, anche l’organizzazione di un servizio di somministrazione/inoculazione del vaccino con conseguente assunzione di responsabilità; in tal caso il prezzo verrà definito tenuto conto della maggiorazione generalmente corrisposta ai MMG/PLS

Che bello, dopo il drive-in del tampone ci sarà il drive-in per farsi il vaccino…?

Ordinanze duplici

Il nuovo obbligo di mascherarsi all’aperto e sempre (fatta eccezione quando si fanno attività motoria/sportiva — cioè fatta eccezione praticamente sempre, tranne quando ci si siede per riposarsi un po’ e forse quando ci si ferma in piedi da qualche parte) è solo uno dei due elementi dell’ordinanza.

Metà dei “punti” (o come si chiamano), e precisamente il 4, 5 e 6, riguardano la spesa del sistema sanitario regionale per dare alle fermacie dosi di vaccino “sufficienti” e consentirgli6 di venderlo e somministrarlo.

Sembra una preparazione morbida al passo successivo…

Il passo successivo potrebbe essere la pesca di individui (tra i 18 e i 59) che dovranno7 fare file in farmacia per farsi fare il vaccino — forse dopo l’esito negativo del tampone fatto al prezzo di ore di fila al drive-in — o abbiamo un vaccino che è anche una cura, anche per (o forse soprattutto per…) i tantissimi asintomatici, serbatoi vita natural durante del virus?

Il “riassunto”

Questo il testo apparso nella pagine web in cui poi si dà il collegamento al PDF dell’ordinanza firmata da Zingaretti.

L’obbligo è esteso a tutto il territorio regionale e non riguarda i bambini al di sotto dei sei anni e i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina; l’obbligo non è, inoltre, previsto durante lo svolgimento di attività motoria e/o sportiva 02/10/2020 -

Da sabato tre ottobre (Ordinanza 62 del 2/10/2020) è obbligatorio, fino a nuova disposizione, indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata.

L’obbligo è esteso a tutto il territorio regionale e non riguarda i bambini al di sotto dei sei anni e i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina; l’obbligo non è, inoltre, previsto durante lo svolgimento di attività motoria e/o sportiva.

La decisione è stata presa allo scopo di contenere l’epidemia da Covid-198 e in considerazione della sua evoluzione, nelle ultime settimane, sul territorio regionale.

Si ribadisce l’importanza del rispetto rigoroso di tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione che consistono, oltre all’uso delle mascherine, nell’igiene individuale e nel distanziamento fisico.

ALLEGATI

Ordinanza n. Z00062 del 02/10/2020 (pdf 425,35KB)

Questo ed altri sono documenti storici da preservare per le generazioni future.


  1. Questo consulente mi dovrà tenere aggiornato man mano che cambiano le cose. Non ho l’abitudine di controllare quotidianamente che dicono giornali e televisioni: a volte sto senza questi input esterni anche per una settimana e più. Per esempio io della zingarettata ottobrina (questa ordinanza) non avrei saputo niente se venerdì un collega non mi avesse detto quello che aveva appena ascoltato al telegiornale.↩︎

  2. Del resto queste misure ulteriori sono rese necessarie dalla proverbiale e assodata inciviltà dell’italiano, mentre in altri posti i contagi, se aumentano (come in Francia, per esempio), deve essere per altri motivi, ché i francesi ci sono ovviamente superiori in quanto a civiltà e rispetto delle regole!↩︎

  3. Prevedono l’aumento della domanda: da 0 a… quanto? E la domanda aumenterà perché…? Perché ci saranno molte vacche spaventate? Perché stanno prevedendo un obbligo progressivo…? Dopo aver speso soldi per acquistare un vaccino che fai, aspetti che scada? Ovviamente no: devi fare in modo che venga usato! Niente di complottista, per carità: non si metteranno a diffondere il virus per spaventarvi. Basta e avanza dipingere la realtà in un certo modo; per esempio ogni tanto si può dimenticare di specificare che i casi sono sì aumentati, ma così lo sono anche i tamponi, mentre se diminuiscono, non dimenticare mai di specificare che sono diminuiti anche i tamponi…↩︎

  4. Sì, certo, magari dicono che è sicuro perché l’hanno sperimentato su una manciata di persone — in numero scientificamente significativo, è ovvio… Ma quanto è davvero sicuro si saprà semmai tra una decina di anni, o somministrando “di colpo” il vaccino a, poniamo, 4 miliardi di persone. E anche così, vista la potenziale specificità di ciascuno dei nostri corpi biologici, non possiamo essere sicuri al 100% che il vaccino sia sicuro per noi. Ma che frega: è meglio che rischiare il COVID19, il COVID20, il COVID21, ecc.↩︎

  5. Ogni giorno stanno nel laboratorio vicino a microrganismi pericolosissimi. Immaginate che accadrebbe se si rompesse una provetta, se si bucasse una tuta, se… Rischiano grosso: sul podio al primo posto stanno infermieri, dottori, operatori sanitari… al secondo posto ci stanno gli eroi della ricerca su malattie infettive!↩︎

  6. […]allo scopo di perseguire in modo efficace l’obiettivo di generale copertura vaccinale e di assicurare che il SSR possa fronteggiare l’aumento di domanda anche per le persone di età compresa tra 18-59 anni […] [ordina] che una quota di 100.000 dosi vaccini, o ulteriore, sia resa disponibile alle Farmacie per garantire l’acquisto con oneri a carico del cittadino […] [e] consentire [alle farmacie] oltre che la vendita, anche l’organizzazione di un servizio di somministrazione/inoculazione del vaccino con conseguente assunzione di responsabilità↩︎

  7. Per ora la formulazione sembra lasciar intendere che sia su base volontaria. Memori del non troppo lontano obbligo vaccinale ampliato con poche ragioni e molta violenza (ma legale eh!) e soprattutto con atteggiamenti da Inquisizione (ma dietro lo scudo della decantata Scienza eh!), pensate che non spunterà fuori, presto o tardi, l’idea di renderlo obbligatorio? Non si può sprecare un capitale di paura in presenza di un pericolo così tangibile (allegedly…) come non capitava da decenni per colpa della pax europea, ovvero dell’assenza di vere e proprie guerre sul territorio europeo. (Specie all’inizio la retorico anticovid ricalcava in modo esplicito quella di guerra — siamo in guerra, dicevano). Questo capitale accumulato bisogna sfruttarlo fino in fondo. E lo stanno facendo; e lo faranno ancora di più: di questa “emergenzialità” piovuta dal cielo non ne sprecheranno una goccia, anzi, una droplet.↩︎

  8. In che modo, di grazia, l’epidemia verrebbe contenuta da un passeggiatore solitario in mascherina al posto del medesimo passeggiatore solitario smascherato? Ho potuto appurare che è diffusa l’idea che, visto che la mascherina ha un impatto positivo (cioè diminuisce la probabilità di contagi) quando usata al chiuso, in ambienti “piccoli”, in presenza di altre persone, allora se si estende l’uso della mascherina anche ad altre situazioni, l’effetto positivo aumenta… Ci si accanisce sulla mascherina perché è un simbolo visibile, ma se ci pensate bene è altrettanto o più importante, per la vostra sicurezza, igienizzarvi le mani “spesso” — che sarebbe: sempre prima di toccarsi (specie bocca, naso, occhi…) o toccare altri (p.es. conviventi, amanti…), dopo aver toccato superfici “ignote”, possibilmente prima di toccare superfici comuni, ecc. … e dunque, nei casi in cui non si possa, non toccarsi né toccare… Però come fai a sanzionare comportamenti sbagliati legati all’uso errato delle mani e del loro igiene? Lo si può fare facilmente in ben pochi contesti; per esempio dal fruttivendolo ti metti i guanti — ma questo si doveva fare pure prima, e comunque è maleducato, oltre che “antigienico”, palpeggiare tutta la frutta che capita a tiro. Ora immaginate tutti ligi alla mascherina, ma con le mani infettanti che toccano questa e quella superficie, magari un bottone semaforico o lo schermo touch di un servizio accessibile al pubblico (per esempio un ATM). Prima o poi uno tocca la stessa superficie e la sua mano s’infetta. Poi a casa si va a togliere la mascherina (prima di lavarsi le mani…) e distrattamente si gratta l’angolo della bocca. Indossare la mascherina non gli è servito a niente — eccetto ad evitare multe stupidissime. All’inizio c’erano discussioni su quanto tempo il virus potesse resistere su questa o quella superficie. Questa informazione interessa solo l’uso delle mani. Se devo indossare la mascherina all’aperto è perché hanno scoperto (?) che la nuvoletta di goccioline (e la traspirazione di uno che corre no?) che mi lascio dietro respirando mentre cammino (ma non se corro…?) ancora sta lì (o un po’ più in là per via del vento? e quanto più in là, e per quanto tempo?) e quindi chi passa dopo di me si immerge nella mia nuvoletta e, se sono infetto, s’infetta — anche indossando la mascherina visto che nel 99% dei casi non è quella che ti protegge, ma solo quella che evita lo spargimento aereo delle gioccoline (nella lingua egemonica sono droplets).↩︎

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