mercoledì 1 luglio 2020

Tempo di scacchi: stranezze e abbandoni

Il “più forte giocatore di scacchi” (cioè campione del mondo) di questi tempi (dal 2013) è Magnus Carlsen.

Ai tempi in cui m’era venuta in mente l’idea di approfondire gli scacchi1 era Kasparov.

Se cerco i primi 100 giocatori secondo la classifica FIDE (scacchi standard) non trovo nemmeno un italiano tra gli uomini. Ci sarebbe Fabiano Caruana addirittura al secondo posto, subito dopo Carlsen; ma viene conteggiato come campione statunitense… Su wikipedia la nazionalità oscilla tra italiana e statunitense a seconda dell’anno… Dal 2015 è statunitense e nella classifica FIDE viene contato come tale. Però

È stato il primo giocatore italiano (unico a oggi) a superare la soglia dei 2700 punti

La classifica delle donne è separata — nell’URL del rating del sito fide.com notare list=men, che c’è di default selezionando Top 100 Players in questa pagina. Cioè, se si dice players, si intende uomo.

Una volta avevo notato anche un’altra stranezza, un’altra distinzione basata sul sesso ma che non dovrebbe avere alcuna ragione di essere: il fatto che ci sono titoli distinti per sesso (p.es. GM vs WGM)… ma perché?2

Comunque…

C’è anche la classifica delle donne: Top 100 Women. E qui compaiono delle italiane:

  • Olga Zimina, M (maestro3 internazionale?) e all’ottantaquattresimo con ELO 2378,
  • Marina Brunello, M, al novantaquattresimo con ELO 2368.

Poi in realtà ci sono altre categorie: la categoria iunior (che sono, ovviamente, ragazzi maschi) e la categoria ragazze (girls).

Nella categoria ragazzi (maschi) ci sono

Invece tra le girls non troviamo nessuna italiana nel 2020. È il caso di ribadire che sto prendendo le classifiche FIDE relative al 2020 (giugno 2020).

Cercando i ratings sul sito FIDE per donne italiane abbiamo, in ordine di ELO discendente:

Cercando solo per nazionalità italiana, senza distinzione di sesso:

  • Daniele Vocaturo,
  • Pier Luigi Basso,
  • Francesco Rambaldi,
  • Axel Rombaldoni,
  • Sabino Brunello,
  • Luca Moroni
  • Francesco Sonis,
  • Lorenzo Lodici,
  • Edoardo Di Benedetto,
  • Olga Zimina

Olga Zimina, al primo posto tra le donne, viene dopo Edoardo Di Benedetto, che già sta abbastanza giù nella classifica. (Non ho contato nei puntini quanti giocatori ci sono, ma non fa niente: era per mostrare che comunque “in alto” ci sono prevalentemente uomini).

A prescindere dalle classifiche e dall’ELO, le singole partite possono essere sempre interessanti a questi livelli (cioè quando non parliamo di giochi puramente amatoriali).

Mi ha incuriosito l’uscita di scena della Di Benedetto. Ho trovato un articolo del Messaggero, Immagini di bellezza per una Miss, dicembre 2019, che parla di un problema:

Le luci dei riflettori si spengono, a tante ragazze rimane l’amaro in bocca. Ognuna ha una sua storia da raccontare. Come Desiree Di Benedetto di Palestrina. Lei ha capito qual è la sua strada in India dove era andata per il campionato mondiale di scacchi. Poi un problema l’ha costretta al ritiro e a riflettere sul suo futuro: il mondo dello spettacolo. Nell’attesa fra pochi giorni inizierà a lavorare in un lounge bar nel quartiere Triestre. Ieri è riuscita almeno a qualificarsi per le finali regionali. Anche per lei il sogno [dello spettacolo] continua.

Quindi abbandona l’agonismo scacchistico per il mondo dello spettacolo, ma alla base c’è un problema emerso in India6?

Su 365chess l’ultima partita giocata risulta essere nel torneo 37º World Junior Girls, 15 ottobre 2019, tenutosi per l’appunto in India. ELO medio: 2053 (cfr. ELO 2189 del profilo FIDE).

Stavo guardando proprio una delle partite che potrebbe essere anche l’ultima disputata.

Dopo 17… ♝d8 la situazione è:

2rbk1r1/1p1q1p1p/pQn5/4pp2/3p4/1NP3P1/PP2PPBP/R4RK1 w - - 1 18

Stockfish suggerisce 18. ♕c5; e non perché sono un grande giocatore, ma mi suona molto meglio della mossa che viene giocata: 18. ♗×c6. Anzi, forse proprio perché non sono un bravo giocatore questa mossa mi sembra strana: con la regina minacciata, dall’alfiere, sceglie di mangiarsi il cavallo che è difeso da pedone e torre e regina. Se lo scopo era forzare lo scambio delle regine, era destinato a fallire.

Infatti l’avversario gioca 18… ♜×c6, che è anche quello che mi suggerisce Stockfish, e dal basso della mia pippaggine mi sembra così ragionevole da sembrarmi ovvio e ritenere che ci sia stata una svista da parte della Di Benedetto. Fino alla 17ª mossa la valutazione di Stockfish è a favore del bianco.

Dopo quella “mangiata” del cavallo diventa decisamente a favore del nero. Se dovessi annotare quella mossa, ci metterei ?? per via della torre e perché, se anche fosse avvenuto uno scambio di regine, non mi sembra che ci sarebbe stato un gran vantaggio.

Provando la variazione

18... ♛×c6 19. ♕×c6+ ♜×c6

effettivamente risulta un vantaggio per il bianco. Però sperare che il nero avrebbe mangiato con la regina (bloccata per via del re) senza considerare la torre… penso sia stata una svista. E da questo errore in poi, le cose non sono andate meglio.

Il finale è piuttosto “violento”: il nero riesce a piazzare la regina in h3 e un pedone in f3, con il re bianco in g1 che non ha vie di fuga: non è possibile evitare il matto (e perciò il bianco deve aver abbandonato).


  1. Sapevo già giocare da un po’, ma nel senso che conoscevo mosse e regole… Mi ero fatto regolare un libro su cui c’erano, oltre alle regole, diversi elementi tattici e strategici, e una breve collezione delle aperture “principali”. E poi avevo fatto numerose partite amatoriali principalmente contro due avversari: M.S. e G.A. Con M.S. ci segnavamo anche le mosse, con G.A. l’abbiamo fatto solo un paio di volte. Le mosse erano conservate in una collezione di quaderni di cui purtroppo mi son dovuto disfare tanto tempo fa per motivi di spazio. Oggi avrei fatto delle foto con il cellulare per “digitalizzarle”. Dubito comunque che ci fossero partite memorabili o degne di nota.↩︎

  2. Esistono tornei in cui si fronteggiano i più forti delle due categorie per vincere un titolo unisex? Le sfide esistono (gli open), ma i titoli non distinti tra uomo-donna?↩︎

  3. Maestra esiste e avrebbe senso. Ma come titolo preferisco il “neutro”, che in italiano non esiste ovvero coincide con il maschile — parliamo di genere grammaticale.↩︎

  4. All’inizio la Gueci dice che, in quanto donna, si sente avvantaggiata; parla proprio di parità scacchistica, in cui non crede, almeno attualmente: basta vedere le performance delle donne negli open (in cui appunto si sfidano sia uomini che donne). Questo, dice, è dovuto al fatto che le donne hanno sempre giocato tra loro, senza confrontarsi al di fuori della loro categoria. Questo può aver tenuto il livello basso? Interessante a tal proposito quanto riportato nella pagina wikipedia dedicata a Judit Polgár, considered the strongest female chess player of all time: Traditionally, chess had been a male-dominated activity, and women were often seen as weaker players, thus advancing the idea of a Women’s World Champion. Dello stesso parere, assai maschilista, Kasparov: She has fantastic chess talent, but she is, after all, a woman. It all comes down to the imperfections of the feminine psyche. No woman can sustain a prolonged battle. Poi s’è dovuto ricredere. Ma c’è anche la questione di una scorrettezza di Kasparov. Avrebbe detto anche think a girl of her age should be taught some good manners before making such statements… da prendere a capocciate. E poi si sarebbe giustificato dicendo ai giornalisti che la sua coscienza era a posto, perché he was not aware of his hand leaving the piece. Un professionista di quel calibro che non si accorge di un dettaglio tanto importante? Assai strano. Comunque fu la sorella Susan che per prima si rifiutò di giocare in tornei solo femminili. In November 1986, FIDE decided to grant 100 bonus Elo rating points to all active female players except Polgar, which knocked her from the top spot in the January 1987 FIDE ratings list. The rationale was that the FIDE ratings of women were not commensurate with the ratings of the men because the women tended to play in women-only tournaments, Polgar being an exception because up to that point she had played mainly against men. Questo passaggio conferma quanto dice la Gueci, ma può essere anche legato al fatto che i punti ELO sono “relativi”: se ci sono due gruppi distinti i cui giocatori giocano solo contro altri membri dello stesso gruppo, è azzardato e possibilmente fuorviante fare paragoni sulla forza di due giocatori di gruppi diversi usando il punteggio ELO.↩︎

  5. Ho visto che sei molto appassionata. Io pensavo che fosse un fatto di moda che tu giocassi, no? — In che senso? — Diciamo, un po’ spinta dal livello familiare, o a livello sociale o da altri livelli — Assolutamente no, mi piace — Invece vedo che è una cosa che ti interessa, ti appassiona direttamente molto, diciamo così — Certo, sì — Non è un qualcosa che devi fare, ma qualcosa che fai con piacere — Certo — Dico bene? — Sì — Cioè, perché sai, c’è la pressione dei genitori in tanti — No quella non c’è assolutamente — In tanti tornei giovanili si vedono dei genitori che fanno paura proprio, cioè nello spingere i figli a a giocare, forse per un senso di rivalsa […] perché io non ti conoscevo, non lo sapevo e quindi mi chiedevo […] perché veramente un poco ho seguito le tue partite, il tuo gioco, ecc. e un poco ho chiesto, e mi hanno detto no no, è molto appassionata — Sì, esatto — Sì sì sì no, io diciamo cioè… poi l’impressione esteriore, esterna, cioè sai, può sempre essere fallace no? Cioè uno può sbagliare — Do questa impressione? — Non dai questa impressione, non c’entra l’impressione. Cioè, uno non conosce e dice mah, chissà perché gioca, perché si impegna, perché lo fa insomma, — Mi piace — qual è la motivazione. Eh, semplicemente ti piace, questo volevo dire insomma. — Poi ho provato tanti sport: danza, karate, tennis, alla fine ho scelto scacchi — Ci dobbiamo preoccupare allora, perché con questi precedenti, insomma, sarai molto efficace anche a livello scacchistico in prospettiva […]↩︎

  6. C’erano già i semi di questo cambio di rotta in alcuni post social e qui.↩︎

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