Due figure rappresentative di alcune delle cose che non vanno in Italia.
Quello a sinistra a quanto pare si è fatto tatuare un simbolo d’identità nazionale sul brancio. Sarà qualcosa come la Stella d’Italia, sull’onda del profondo sentimento patriottico che lo anima?
No.
Si è fatto tatuare un simbolo patriottico di un’altra nazione.
Quella a destra, parlamentare europeo, stringendo certe mani se ne è sporcata una di sangue; solo una perché dopo aver preso, l’altra l’ha tenuta in tasca. Questa è tra le teste del corteo bellicista paranoico e razzista, antirusso (ma pro-USA, Israele, ecc.), contro la cultura al punto che in altri tempi sarebbe stata, euforica, a bruciare libri. E non per scaldarsi d’inverno.
Cosa abbiamo fatto di male per meritarci queste due capre addestrate e pericolose?
Speriamo che il più presto possibile questi nemici del buonsenso e della razionalità, traditori, vadano nelle loro sedi naturali: rispettivamente nel parlamento ucraino, accanto agli amici di Zelensky, e in quello israeliano, con gli amici di Bibi (Pi.Pi., Bibì, … stiamo là).
Speriamo vivamente che li accolgano il prima possibile.
E se così non dovesse essere, speriamo in un risveglio dell’Italia tale da rendere possibile la loro ricacciata nel brodo delle fogne che gli ha dato natali e nutrimento, in compagnia dei loro cari nemici camerati.

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