lunedì 2 giugno 2014

Iper-sensibilità e iper-reattività su twitter

Oltre alla carenza di capacità di comprensione del testo, a volte ci si trova a fronteggiare anche una illogica ipersensibilità e iperreattività irrazionale, figlie, probabilmente, della strategia della tensione, o forse di qualche altra cosa…

Avete presente quella scena di Fight Club in cui Jack (Tyler Durden) si prende a cazzotti da solo in modo da potersi esibire come vittima di violenza?

Bene. Qui mi sembra che siamo in una situazione simile, solo che Jack era perfettamente consapevole del suo inganno. Mentre in questo caso che vado ad illustrarvi, il soggetto ha “semplicemente” frainteso, forse proprio perché affetto da ipersensibilità vittimista.

Il “divertente” esempio è tratto da qualche scambio di cinguettii (risorsa infinita di pusillanimità compressa in 140 caratteri).

Tutto ha inizio con un cinguettio di Claudio Borghi che critica la proposta del M5S del cosiddetto1 reddito di cittadinanza, finanziato «con pesantissima patri[m]oniale»2.

Personaggi come Borghi hanno i loro osannanti seguaci, adepti che si sperticano in complimenti e devozione reverente — altro esempio è Alberto Bagnai, su cui tornerò a parte un giorno.

Ne compare uno:

Esatto, i soldi devono tirarli fuori da qualche parte e ovviamente vengono tirati fuori da chi ha di più, per essere “ridistribuiti” a chi ha di meno. È un principio base che si può far discendere dalla Costituzione.

Ma la cosa da notare è l'espressione che usa Omar di Paglia: devono tirar fuori i soldi da qualche parte, quindi ci massacrano. La metafora è ovvia: non è che sta dicendo che dei poliziotti arrivano da Borghi e da Omar di Paglia e li massacrano di manganellate per prendergli i soldi, che poi danno a qualcuno sotto forma di reddito di cittadinanza. Sta dicendo che “ci” massacrano di tasse, cioè impongono delle tasse tanto “forti” da essere, metaforicamente, un massacro.

È chiaro no?

E qui intervengo io, con questo cinguettio:

La cui lettura è altrettanto chiara: primo, sei sicuro che massacrano (di tasse) proprio te? Secondo, se è così, fanno bene, perché è evidente che puoi essere “massacrato” (di tasse, esattamente come intendeva lui), evidentemente è perché te la passi bene e puoi permetterti di contribuire a far stare meglio chi sta peggio.

Sembra tutto molto chiaro. Tranne per Omar di Paglia. Che scatta sull'attenti: io l'ho minacciato!

Allora si spende in due cinguettii distinti. Nel primo, rivolto a me (senza disturbare il “prof”), di fatto attua una forma di velata minaccia (probabilmente secondo lui sarebbe una controminaccia, ovvero una difesa, stile attento, taci, ché io ti denuncio se mi minacci)

Nel secondo, lancia l'allarme ai suoi seguaci cinguettanti:

Notate l'appello al gruppo con «Ragazzi» (i seguaci cinguettanti) e il passaggio dall'exemplum specifico, costituito da me, alla generalizzazione (essi «minacciano»).

Ma naturalmente la cosa più interessante da notare è il forzoso passaggio di significato tra il suo «massacrare» e il mio «massacrare».

Rileggetelo e studiatelo attentamente: persone come questa sono potenzialmente pericolosissime. Non è un fraintendimento da sottovalutare: è conseguenza di una psicologia traviata da quella che ho chiamato strategia della tensione, che annulla lo spazio della riflessione e induce reazioni quasi “fisiche” e violente, istintive.

C'è ipersensibilità (la percezione della minaccia anche dove non c'è, o una tendenza a ingigantire i toni minacciosi, quando ci sono) e iperreattività (bisogna subito reagire, rispondere, mettere in allarme “gli altri”3…)

Naturalmente ho risposto4. Così:

Oltre alla risposta alla “minaccia“ («massacrare» lo devi leggere nello stesso senso in cui l'hai usato tu), rispondo anche sul tema del «massacrare» chi ha di più, essendo in accordo con gli articoli 3, 38 e 53 della Costituzione, ovvero (prendendo solo le parti più pertinenti):

Articolo 3

[…]

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Articolo 38

Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.

I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

[…]

Articolo 53

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.

Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.


  1. Mi domando perché si insiste a voler usare questa espressione fuorviante. D'accordo che poi nella proposta è data una definizione precisa; ma nel marasma del dibattito di pensanti senza cervello c'è la tendenza a dipingere il reddito di cittadinanza in modo tale da poterlo facilmente attaccare con argomenti populisti come “ma poi non lavora più nessuno“.

  2. Come a dire: i soldi vengono presi da chi ne possiede di più (per esempio da borghesotti collezionisti professori come Borghi) per essere dati a chi si trova in condizioni meno agiate. Ma va! Ciò detto, non ho ancora letto attentamente la proposta e quindi non so esattamente a cosa fa riferimento con patrimoniale. Fatto sta che è assolutamente irrilevante per la questione che evidenzia questo post.

  3. Mentalità di gruppo, essi ci stanno attaccando, noi dobbiamo reagire, stare molto attenti, stare assieme, coordinarci (tramite messaggi come quello dell'allarme), ecc.

  4. Ho poi coinvolto nella risposta Borghi medesimo, tanto per avere dei testimoni, sperabilmente più colti e capaci di capire che la pretesa di OmarPaglia di essere stato minacciato è un vaneggiamento irrazionale.

2 commenti:

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