domenica 10 maggio 2020

Microsoft excelle, come al solito

L’altro giorno mi sono trovato un “csv” da dover aprire su MS Finestre; temerariamente ho doppiocliccato il file e naturalmente si è aperto Microzozz Eccelle, essendo la suite Microzozz Office regolarmente installata — chi pirata quella robaccia purtroppo fa lo stesso gioco di chi la paga, visto che alla fine alla Microzozz tutta la massa degli utilizzatori torna utile…1 Nel momento dell’installazione si è associato il tipo di file csv, perché sicuramente lo gestisce, no? Sì, in teoria. In pratica, è una cacca. Però a pagamento, perciò le persone si sforzano di sentirla profumata anche quando si sturano il naso e iniziano a sentire l’olezzo.

Il CSV in questione conteneva semplicemente una mappa tra codici di errore di un sistema e la loro descrizione. Ecco come la apre MS Excel (oscurando debitamente i dettagli):

Come si vede ci sono diversi problemi. Da solo il blasonato software della rinomata suite Microzozz Office, costato chissà quanto in termini di sviluppo e sviluppatori e design e analisi e ore di riunione e approfondite riflessioni e pianificazioni e bug fix e test e protezione della “proprietà intellettuale” e tutto ciò che non mi è venuto in mente, in realtà non capisce il .csv e mette tutto in una colonna… e non indovina nemmeno la codifica dei caratteri.

Vediamo invece che dice Libre Office, che ha un costo pure lui in termini di ore di lavoro, sviluppo, sviluppatori, ecc. ecc. Però possiamo scaricarso gratis e usarlo a piacimento senza preoccuparci di machiavelliche e assurdamente limitanti e liberticide licenze (ma una licenza c’è, ovviamente).

Si apre la finestrella di importazione in cui, prima di finalizzare l’operazione, possiamo cambiare la codifica dei caratteri (ma quella che c’è è già giusta, infatti gli accenti, p.es. in è già, si vedono correttamente), le opzioni di separazione (nonostante il nome, i file .csv non usano sempre la virgola per separare i valori) e altri dettagli.

Quello che offre in automatico comunque è già tutto corretto, quindi il passo successivo è stato di premere OK.

Se sei un software che “reclama” di saper leggere i CSV, con tutte le difficoltà del caso2, non puoi comportarti come si è comportato Microsoft Excel, che eccelle solo nell’essere l’ennesima prova della superficialità, per essere gentili, di certi sviluppatori, analisti, tester, ecc. che lavorano in grosse aziende pachidermiche; e alla fine alla Microzozz non interessa così tanto curare certi dettagli: usate solo .xls o meglio .xlsx e vedrete che questi problemi con i CSV non li avrete mai!


Sarebbe stata un’altra divertente esperienze d’uso di prodotti Microzozz da condividere con mio padre, insieme ai due aggiornamenti di sistema occorsi nel giro di una decina di ore.

P.S.

Naturalmente ci sarà pure un modo di avere il risultato giusto in Microzozz Excel. Ma il punto è che non fa la cosa più ovvia in partenza.


  1. Purtroppo in ambito lavorativo uno usa quello che passa il convento, e il convento passa la merde (letto in francese) che chiedono le pecore che concimano i terreni dei conventi. Le pecore commettono un doppio errore, tra l’altro, perché un qualunque formato di un qualunque word processor non è quanto serve per la documentazione tecnica — e io direi che vale per qualunque tipo di documentazione. Il word processor è lo strumento sbagliato. A riguardo ho già scritto qualcosa in inglese… soltanto sette anni fa.↩︎

  2. Un file piatto del genere non può specificare la codifica del testo: o usa un default o deve provarlo a indovinarla euristicamente; il CSV non è così rigidamente standardizzato… I programmatori di LibreOffice devono averci pensato, e hanno fornito la finestra di importazione vista nell’immagine.↩︎

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