lunedì 1 settembre 2025

Per la terza volta in meno di 120 anni?

Mi sembra che la Germania👿, specie con quel Merz💩1, stia per diventare, o sia già diventata, per la terza volta il fulcro dei problemi dell’Europa — in un certo senso è già stata una spina nel fianco dell’Unione Europea🤮 (insieme alla Francia👿), ma su tutt’altro piano. Ora, insieme a sociopatici tipo Kallas💩 e von der Leyen💩 e i paesi baltici stupidamente revanscisti🤮 (capi idioti per masse di idioti), costituisce un bel problema di cacca.

Il seguente passo è tratto da un’enciclopedia (dovrebbe essere la Treccani cartacea):

È da notare però che di tutti i gruppi etnici europei che nel corso dei secoli hanno finito per costituire una nazione, il gruppo tedesco è quello il cui habitat meno corrisponde allo spazio geografico che si suole chiamare «regione naturale». La G. non è una «patria» geograficamente ben definita. Questa mancata determinazione è stata ed è causa di turbamento nell’assetto politico dell’Europa. L’Inghilterra, la Spagna, l’Italia, offrono un quadro geografico che corrisponde più o meno ai limiti di uno stato. Nulla di simile offre la G., all’infuori del limite costituito dal mare del Nord e dal mar Baltico; nessuna forma naturale del terreno interviene a fissare la delimitazione: dappertutto pianure e corsi fluviali navigabili, che contribuiscono più a unire che dividere i territori rivieraschi. Ciò ha contribuito ad accentuare la naturale tendenza espansionistica dei popoli germanici e ad allargare i confini dello Stato da essi creato, fino a comprendere anche popolazioni non germaniche. Solo la seconda guerra mondiale ha ricondotto i tedeschi nel loro territorio. La G., pertanto, negli ultimi 802 anni ha subito profonde variazioni territoriali. […] Con la sconfitta del 1945, la G. ha perduto territori a oriente dell’Oder-Neisse, che sono stati annessi alla Polonia, a eccezione della parte settentrionale della Prussia orientale, inclusa nell’URSS. Inoltre all’Austria è stata restituita l’indipendenza che aveva perduto in seguito all’Anschluss del 1938.


Intanto il progetto preliminare alla riviera israelo-trumpiana a Gaza prosegue3. E ci sono idioti4 (è un eufemismo), forse nafoboys 2.05, o sottoprodotti (torme di cani — mi scusino i cani, tipicamente molto più intelligenti) che continuano, per inerzia o alimentati dalla perfida Albione6 e dai suoi soci sociopatici criminali, a sostenere assurdità come analogie7 con la guerra contro la Russia per interposta Ucraina8; per tacere di quei venduti (o teste di 💩)9 che fanno il gioco dell’hasbara negazionista del genocidio raccontandoci di come sia tutto falso — ventriloqui che dicono le stesse cose “credibili” che dice il disinteressato ministero degli affari esteri dello stato terrorista per eccellenza🇮🇱 — quello che l’occidente in caduta libera morale (oltre che culturale ed altro) ha il coraggio di definire ancora come l’unica democrazia del Medio Oriente.10

E visto che in Vaticano si è insediato un papa anglofilo, giustamente questo fa i soliti appelli banali per la guerra in Ucraina davanti quelli per la situazione a Gaza (o almeno è così che i media ci mostrano)11. Insomma sono riusciti a piazzare nuove pedine.


  1. Ben accompagnato da altre 💩 come Macron novello Napoleone e Starmer della perfida Albione. E altri…

  2. È l’enciclopedia che si trova a casa di un mio zio. Penso edita tra il 1980 e il 1990. Un giorno controllerò quando sono stati stampati i volumi.

  3. Fresco fresco di telegiornale (13500CF): vogliono offrire 5000 dollari a chi se ne va — con le buone, insomma. Diventa ricco e si lascia tutto alle spalle… Meglio che morire sotto le sante bombe o smitragliate dell’esercito più morale del mondo, no? E noi siamo complici di queste barbariche — con rispetto per i barbari — deportazioni “volontarie”, oltre che del genocidio. Se non volete chiamarlo genocidio, poco importa: milioni di sfollati e decine di migliaia di morti civili, uccisi non certo per errore — chi crede che siano danni collaterali come quelle delli pacifiche e buone bombe intelligenti della NATO, si sbaglia di grosso ed è un emerito demente. Non ci può essere perdono per questa feccia e per chi gli dà spago, per ignoranza o, peggio, per tornaconto. Parlo delle masse popolari. Chi ci governa è 💩 quasi per definizione, ma io mi convinco sempre di più (specie grazie all’era MaCCoV) del fatto che dobbiamo temere molto di più gli individui sedotti dal male che le persone malvagie che li han sedotti. Hitler, per dire, era un omuncolo insignificante: il problema del nazismo si è creato grazie al fatto che c’era gente che l’ha supportato, non solo sul piano pratico e materiale, ma anche sul piano ideologico e retorico: aveva dei sinceri seguaci, persone ordinarie, proprio come Himmler e gli altri — la banalità del male. Tolti i dipendenti che sui social, per mestiere, diffondono certe idee, restano quelli che lo fanno perché proprio convinti. Ha ragione chi parla di lotta per la conquista e il dominio delle menti (tra gli altri, credo che ci sia Umberto Pascali, spesso ospite di Casa del Sole). Purtroppo c’è poco da stare allegri e ottimisti; l’ottimismo l’ho perso nell’era , quando si è visto come tutti, con le leve giuste, possono trasformarsi in carnefici o collaborazionisti. Proprio come accaduto nella seconda guerra mondiale. Mai più, mai più, mai più, ma poi non siamo in grado di identificare gli stessi germi.

  4. Sui social; ma temo che siano anche altrove. Nota: l’idiozia degli idioti genuini non è una loro colpa né una loro caratteristica essenziale. Ciò premesso, i social sono chiaramente inquinati da gente che fa l’idiota di mestiere; ma ci sono anche capre convinte, persone ordinarie (non le consideriamo più vittime solo quando perseverano…). La banalità del male, ancora e ancora. A proposito di chi lo fa di mestiere, con un codazzo di capre pappagallo che fanno massa (e li schermano) imitandoli: per quanto riguarda la guerra in Ucraina questi sono addestrati a contrastare qualunque cosa, verità inclusa, additando presunti bot o troll russi che ripetono la propaganda russa. (Propaganda e disinformazione, ovvero diffusione di notizie false, non sono la stessa cosa. Questo fatto viene sempre ignorato, ovviamente anche da loro.) Non credo che avrò mai il tempo e la voglia di collezionare i meme e dissezionarli. Credo tra l’altro che siano così scontati che sia inutile farlo — a questo punto direi che coloro che gli van dietro invece di deriderli, sono impermeabili a qualunque dato di realtà contrario a ciò di cui si son già convinti e sono refrattari a qualunque forma di ragionamento; e quindi non possono essere salvati. Zombi. Naturalmente spesso non è colpa loro se sono diventati zombi: sono stati infettati dal virus zombificatore e il loro sistema immunitario non è riuscito a contrastarlo; vaccini non ne esistono, e gli antidoti per le diverse varianti richiedono livelli di sofisticazione che non sono alla portata di tutti. Quindi gli zombi saranno sempre di più. Al margine, va ricordato che anche quando tali zombi “azzeccano” le scelte più razionali e logiche, restano zombi. Cioè l’aver “azzeccato” la scelta razionale e logica non è conseguenza di un percorso logico-razionale scaturito dall’osservazione e dall’analisi critica dei dati reperibili o forniti. Gli zombi non sono autonomi; quindi alla fine ci possono essere anche zombi di cause giuste (semplifichiamo). Questi costituiscono un massa che è un punto debole di ogni “ragione”. Purtroppo penso che il problema non sia eliminabile.

  5. Naturalmente wikipedia li mistifichi e mistifica soprattutto il loro ruolo: fanno sempre credere che combattono le falsità… ma in realtà sono un organo di propaganda che se ne sbatte della verità quando questa non avalla la loro narrazione. Sicuramente supportati, in un modo o nell’altro, dalla NATO e altri portatori di interesse. E come poteva mancare il supporto politico di bestie (con rispetto per le bestie) demoniache, guerrafondaie e sociopatiche come quella vipera arpia estone di Kaja Kallas? In poche parole sono l’hasbara di un pezzo di occidente, quello che fa capo alle fazioni più guerrafondaie e pericolose. Diciamo, per semplificare, che sono i Goebbels della NATO.

  6. L’Inghilterra. Gli inglesi britannici, in questa storia, sono il pericolo numero uno. Molto al di sopra degli USA. Probabilmente è così quasi da sempre, nel senso che il Regno Unito è diventato il tumore che ha invaso anche le ghiandole americane, influenzandone certe politiche. Per questo, se non ho capito male, Umberto Pascali a volte chiama gli USA «il gigante scemo» (nel senso che si son fatti trascinare).

  7. Perché queste analogie vengono usate? ① La condanna di Israele è diffusissima tra la popolazione; sia nazilenschiani che sionisti vogliono sfruttare questo volano: la Russia è come Israele, Putin è come Netanhyau, quindi se condanni lui devi condannare anche Putin, perché sta facendo le stesse cose (è falso, ma la fallacia assume che sia un fatto vero e assodato). Se non lo fai, stai usando due pesi e due misure (doppiopesismo). Questo gancio è forte perché il doppiopesismo concreto, effettivo, di media e politica è lampante e chiaramente è stato notato e “denunciato”. Contro Israele solo chiacchiere o gesti simbolici inutili: non gli facciamo sanzioni, né abbiamo un programma per armare (di armi difensive, è ovvio) i palestinesi. Sul piano ideologico, russofobia a ruota libera, con l’esclusione di artisti, sportivi, gatti ecc. russi. Dall’altra parte, invece, praticamente qualunque critica diventa esecrabile antisemitismo, con media e politica che fanno eco e addirittura si parla di istituire o inasprire pene (lo scopo vero è un altro, ma lasciamo perdere). Russofobia, vera, è buona. Antisemitismo è cattivo, ovviamente, anche se è solo presunto e praticamente sempre falso, cioè è una falsa accusa lanciata per silenziare legittime critiche. Dunque, doppiopesismo concreto e tangibile, con effetti reali: non parole buttate sui social. Nazilenschiani e sionisti prendono il tuo commento su un social e dicono che stai applicando un doppiopesismo. Condanni Israele → devi condannare anche la Russia (così contro chi condanna Israele e probabilmente sostiene che la Russia abbia le sue ottime ragioni e non possa essere biasimata). Giustifichi la Russia → devi giustificare anche Israele (così contro chi “giustifica” la Russia e probabilmente condanna Israele). Tutto ciò avviene nei commenti. Dov’è questa sorta di par condicio nella realtà? Non c’è. I propagandisti, per mantenere il dominio nel mondo delle idee, vogliono che applichi una logica opposta a quella usata nella realtà (nel mondo delle azioni concrete) della politica. E ciò sempre partendo da una premessa falsa: che le due situazioni possano essere equiparate e perciò vadano trattate allo stesso modo. Non è così. Non so se ho chiarito il problema (mi sa di no)… Una possibile risposta a questi dementi, usabile quando non si ha tempo e spazio per una risposta più articolata, può essere formulata fingendo di accettare la premessa falsa della paragonabilità dei due casi: ok, il mio forse è doppiopesismo, ma questo non ha alcun valore rispetto al doppiopesismo della politica che, a differenza del mio, ha effetti concreti; perciò del mio doppiopesismo ne riparliamo quando avranno messo 18 pacchetti di sanzioni ad Israele e avremo iniziato a fornire armi (difensive) ai palestinesi… Per ora il mio doppiopesismo è un inutile tentativo di portare un po’ di equilibrio. Torniamo un attimo indietro, a quei probabilmente evidenziati. L’operato di quei mercenari sui social dimostra che chi “critica” Israele è anche più probabilmente un sostenitore della correttezza dell’operato di Putin (se non addirittura un fan della politica russa); e che chi sostiene la correttezza dell’operato di Putin è anche più probabilmente un sostenitore della causa palestinese e quindi un “critico” della politica di Israele (USrahell). Questo ci fa pensare che i loro padroni (nel caso degli operatori) stimino che queste due categorie, separatamente, costituiscano la maggioranza: il popolo è in maggioranza sostenitore della causa palestinese (“propal”) e contrario alla guerra contro la Russia, di cui riconosce le ragioni e che non identifica come nemico. Naturalmente questi operatori (e gli zombi associati) almeno in un caso parleranno di pervasivi bot russi o cazzate del genere, così negando, da bravi negazionisti quali sono, che le persone con cui interagiscono siano persone reali, non affiliate ufficialmente a qualcosa di specifico, e che abbiano delle loro legittime opinioni e una loro capacità di pensiero “indipendente” almeno tanto quanto la loro (che siano zombi o operatori, funziona uguale). Come al solito questi temi andrebbero sviluppati in modo più strutturato, ma lo spazio delle note non è adatto: per ora sono spunti e digressioni (e forse resteranno tali per sempre).

  8. L’espressione, così come è, potrebbe essere un parto del Fusaro. • Anche questo dato di fatto è rigettato dai troll sguinzagliati per contrastare la presa di visione della realtà: non si tratta di una guerra tra Russia e Ucraina, bensì di una guerra tra la Russia e l’“occidente” (a guida NATO-USA) che sta usando l’Ucraina contro la Russia — una guerra per procura (proxy war), insomma. Altro dettaglio chiave: a differenza di quanto riescono a far credere qui in occidente alle masse zombificate, la guerra è stata voluta, ricercata, provocata, nonché finanziata, dagli USA, quelli guidati dalla fazione che chiameremo di Biden, tanto per intederci, e che riprende idee antirusse (all’epoca antisovietiche) elaborate già nel 1957. È inoltre ragionevole pensare che lo spolpamento dell’Europa e il suo scollamento dall’Asia fossero tra gli obiettivi di tale guerra. Da cui, considerando l’Europa colonia con leader traditori e venduti, le sanzioni autolesioniste, il sabotaggio del Nord Stream 2, i flussi di soldi che volano verso gli USA, prima con la pandemia e adesso per le armi che poi daremo all’Ucraina nazistoide… e con cui magari saboteranno altre infrastrutture europee… Mission completed: l’Europa, invece di guardare al suo vicino euroasiatico e in generale ad oriente, gli ha voltato, tra l’altro antidiplomaticamente, le spalle, condannandoci ① all’irrilevanza — che poi Draghi “denuncia” come se non fosse colpa sua e di gentaglia come lui, vili affaristi e compagnia cantante — e ② alla depressione, nonché potenziale futura distruzione. Ringraziamo la stupidità o corruzione dei governanti europei, agenti stranieri (non orientali…), e di quel mostro burocratico opaco e antidemocratico che è l’Unione Europea (“unione” e “europea” sono due parole nella sua denominazione ufficiale, ma in realtà nei fatti non è né unione e, a ben guardare, non è nemmeno tanto europea, visto che fa gli interessi di altri).

  9. Nel parorama degli youtuber italiani abbiamo per esempio Andrea Lombardi, che menziono solo perché in precedenza gli avevo dato credito (non certo su quel che pensa di Assange) e un suo indecente video ha scatenato la necessità di un post, Araldi dell’hasbara e seminatori d’odio e disinformazione. Israele ammazza i giornalisti ma fa fare tour guidati a 10 influencer selezionati… Per diffondere menzogne e provare ad arginare l’indignazione che globalmente sta crescendo. Non riuscirà a ripulirsi né l’anima né l’immagine; ma purtroppo i vincitori determinano quali informazioni finiscono nei libri di storia popolari e come vengono presentate. Se avessero vinto i nazisti, gli orrori dei campi di concentramento, che pure iniziavano ad essere noti e sempre negati dalla Germania di Hitler proprio come fa oggi Israele con la sua propaganda, non sarebbero noti, o sarebbero minimizzati. Si capirà pienamente lo scempio solo quando i suoi effetti saranno compiuti. Non sulle macerie, ma davanti al panorama della riviera israelo-trumpiana si rifletterà su ciò che è stato, si scuoterà la testa dicendo “mai più” mentre si sorseggia un cocktail. Andiamo avanti così: capiamo, o fingiamo di capire, sempre troppo tardi.

  10. Non è che c’è troppo da stupirsi, specie dopo che sono riusciti a riabilitare i nazisti (ucraini) e a rifare il pedegree a un tagliagole come al-Jolani, capo di al-Nusra, uno dei gruppi terroristici affiliati ad al-Qaeda — magari andando in dettaglio la questione dei legami tra questi gruppi è complicata; ma la complessità di gerarchie, rimescolamenti e conflitti interni non toglie il fatto che fosse un terrorista tagliagole, acerrimo nemico della war on terror. Dopo, invece, se lo sono coccolato e l’hanno “promosso” (probabilmente è un loro asset già da prima…) Povera Siria.

  11. Chi l’avrebbe detto che avremmo rimpianto, e non poco, Bergoglio?

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