domenica 14 settembre 2025

Vento e tempesta

✞ 10 settembre 2025, assassinato. Requiescat In Pacem.

Il clima teso internazionale, con varie minacce agli status quo di diversi gruppi afferenti a fazioni abituate a comandare, e l’odio alimentato a 360° a destra e a manca, favoriscono questi e altri tristi eventi in cui giovani vite vengono spezzate.

Gli assassini di Melissa Hortman e di John Hoffman e consorti

Il 14 giugno (2025), in Minnesota, Melissa Hortman (del DFL, partito affiliato a quello democratico USA), il marito Mark e il loro cane Gilbert sono stati uccisi in casa da un uomo che si è finto un agente di polizia.

Nella stessa notte lo stesso uomo aveva tentato di assassinare anche un altro legislatore, John Hoffman, sempre del partito Democratico-Contadino-Laburita del Minnesota, e sua moglie.

Il sospetto degli omicidi era il cinquatasettenne Luther1 Boelter e il senatore Amy Klobuchar ha definito l’omicidio di Hortman come “omicidio per motivi politici” (Wikipedia).

Meno di tre mesi dopo, viene ucciso Charlie Kirk.

Il senatore repubblicano Mike Lee ovviamente è indignato per il codardo atto di violenza contro un patriota americano che è stato una ispirazione per innumerevoli giovani.

Eccetera.

Fin qui tutto bene e ovvio e scontato.

Senonché, qualcuno non si è dimenticato di come lo stesso Mike Lee aveva reagito quando sono stati uccisi/feriti quei membri del partito avversario.

Questo è quello che succede quando i marxisti non ottengono ciò che vogliono.

Mike Lee scriveva così su X/Twitter, con tanto di foto di Vance2 Boelter, il sospetto degli omicidi.

L’articolo del Guardian continua:

Sotto un’altra foto di Boelter, Lee aveva scritto: “Nightmare on Waltz Street”, che sembrava essere un riferimento a Tim Walz, governatore democratico del Minnesota, che era insieme a Kamala Harris nelle elezioni presidenziali del 2024 poi vinte da Trump.

L’allusione a Walz deriva dal fatto che influencer conservatori ingannevolmente avevano suggerito un’alleanza tra il governatore e Boelter. Il predecessore di Walz, Mark Dayton, aveva nominato Boelter membro di un comitato consultivo di 60 volontari. La nomina fu confermata nel 2019 da Walz, che non lo conosceva.

Tina Smith, senatrice democratica del Minnesota, si era confrontata con Lee due giorni dopo gli omicidi per dirgli che i suoi post erano “brutali e crudeli”.

[…]

Giovedì [Lee] scrisse su X di aver introdotto in senato una risoluzione per condannare il modo in cui Kirk è stato orrendamente ucciso.

[…] un utente su X gli chiede cosa era cambiato, dal momento che non aveva espresso simpatie dopo gli omicidi in Minnesota di quei legislatori.

“Sembra che tu sappia rispondere appropriatamente alle tragedie”, gli aveva scritto un altro utente. “Avrei voluto che mostrassi lo stesso rispetto per Melissa Hortman e suo marito Mark”.

Un altro utente aggiunse: “Prego per la famiglia di Kirk. Non avrebbero dovuto subire tutto questo. E nemmeno Melissa e Mark Hortman, giusto?”

Il resto è a pagamento, ma lo schema è chiaro.

Un altro articolo del Guardian recita: l’ecosistema di destra promuove narrazioni per servire le loro agende dopo i tragici eventi3, senza riguardo per l’accuratezza

Tina Smith, senatrice del Minnesota, si confronta con Mike Lee, senare dello Utah, per dirgli in faccia che i suoi post sui social media alimentano disinformazione sull’assassinio della sua amica.

I post di Lee, che ha proposto teorie cospirative che un assassino [Boelter] fosse marxista e ha dato la colpa al governatore di stato per la morte di Melissa Hortman, sono parte di una lunga scia di affermazioni false e speculative che circolano online dopo gli omicidi.

Secondo la CNN, Smith avrebbe detto a Lee che i suoi post erano “brutali e crudeli”

«Dovrebbe riflettere sulle implicazioni di ciò che dice e fa. Non fa altro che alimentare questo odio e disinformazione», ha dichiarato.

Dopo poche ore, account dei social media con milioni di seguaci hanno fabbricato teorie della cospirazione sul sospetto e i suoi moventi, descrivendo falsamente l’uomo, i cui amici dicono essere un cristiano evangelico sostenitore di Trump, come un assassino della sinistra radicale e cercando di dipingerlo come alleato politico di Tim Walz […]

È l’ultimo esempio dell’ecosistema mediatico di destra che sostiene narrazioni utili alla loro agenda politica anche dopo tragici eventi, a dispetto dell’accuratezza, e non corregge tali narrazioni nemmeno dopo che ulteriori informazioni dimostrano che erano sbagliate o incomplete. Eletti come Lee e altri spesso condividono dicerie, dando legittimità a queste affermazioni.

Vance Luther Boelter4, 57, è stato catturato domenica dopo aver presumibilmente ucciso Hortman […] e suo marito, e ferito John Hoffman […] e sua moglie.

Collin Rugg […] ha proposto ai suoi follower su X una teoria secondo la quale Hortman è stata uccisa per via delle politiche sulla salute per gli immigrati senza documenti, così implicando che la violenza viene dalla sinistra. […]

Il personaggio social di destra Mike Cernovich, con un milione e mezzo di seguaci, ha ingigantito la bugia suggerendo che Walz avesse ordinato l’omicidio. […] ha continuato a proporre le sue affermazioni, scrivendo che “i Democratici sanno che ora vengono visti come il partito della violenza politica e così i loro agenti della propaganda provano a deviare la colpa. Non funzionerà.”

Laura Loomer, teorica di destra estrema di cospirazioni […] ha scritto: “Gli scagnozzi di Walz ora stanno assassinando legislatori che supportano leggi cui si oppone Walz” e ha chiamato il partito Democratico “un’organizzazione terroristica”. […]

Elon Musk […] ha amplificato la narrazione con 200 milioni di seguaci [sui social], pubblicando citazioni delle affermazioni che “la sinistra” abbia ucciso Hortman e scrivendo: “la sinistra estrema è violenta in modo omicidiario”.

Le bugie ignorano le schiaccianti prove delle effettive [idee] politiche di Boelter: il suo compagno di stanza David Carlson ha detto ai giornalisti che Boelter ha votato per Trump e che era un forte sostenitore del presidente. […]

Le registrazioni dei sermoni di Boelter rivelano i suoi punti di vista estremisti. Pregando in Congo nel 2023, fu registrato mentre diceva: “La chiesa è incasinata, non sanno che l’aborto è sbagliato”. Si è scagliato contro le persone LGBTQ+ chiamandole “confuse”, sostenendo che “il nemico è andato così dentro le loro menti e anime”.

Poi questo articolo riprende anche la questione della nomina nel comitato consultivo, e un giornalista locale giustamente fa osservare:

È come dire che un volontario domenicale scolastico è “incaricato dal vescovo”.

E così via.

L’omicidio di Charlie Kirk

A proposito dell’omicidio di Charlie Kirk: ha fatto senza dubbio più rumore, almeno da noi, dell’omicidio degli Hortman e del ferimento degli Hoffman. O della morte di 7 politici tedeschi dell’AfD.

Il suo assassino, che alla fine si è consegnato, dovrebbe essere tale Tyler Robinson e i primi commenti giornalistici che ho trovato danno come movente la rabbia contro le opinioni ostili ai transgender di Kirk.

Piergiorgio Odifreddi ha scatenato lo starnazzo scomposto degli ospiti in studio quando ha fatto certe affermazioni riguardo all’omicidio5. La sua idea generale la riassume tramite l’antico adagio: chi semina vento, raccoglie tempesta. Nel caso di Kirk: seminava odio, ed era un sostenitore delle armi, arrivando a dire di tollerare un po’ di morti pur di proteggere il diritto sancito nel secondo emendamento della costituzione USA6.

Poiché logica e razionalità non sono di casa nei salotti dei talk show italiani in generale e in particolare nella testa di Parenzo e simili, si sono azzardati a dire che Odifreddi stava giustificando l’omicidio.

Si è scomodata persino la presidentessa del consiglio, alla quale Odifreddi, sempre a mezzo stampa, ha risposto.

Non condivido l’azione, io sono contro le armi, non ho fatto il militare ma l’accompagnatore per i non vedenti, e ho fatto un’affermazione semplicemente sensata.

[…]

Ho detto nel caso di Martin Luther King per esempio, non ci si aspetterebbe che venisse ammazzato perché uno che predica la non violenza, Nobel della Pace, si pensa che agisca a un livello diverso. Kirk, che aveva le sue posizioni, liberissimo di averle, ma era molto divisivo e in merito a una delle stragi fatte in una scuola americana, aveva detto che ci sono vittime collaterali quando si vuole che la gente si armi.

Questo volevo dire - aggiunge Odifreddi - la non violenza dovrebbe attirare la non violenza.

se invece si soffia sul fuoco, si usano questi mezzi, si incita all’odio contro gli immigrati, ci possono essere reazioni che io personalmente non condivido e non apprezzo, però capisco che ci possano essere queste cose.

Non è necessario sparare per incitare all’odio, le parole possono essere macigni

E come dargli torto?

Per la questione delle armi, secondo me il principale punto debole di quanto ha detto Odifreddi su La7, il problema è che, nel caso di omicidi politici, è irrilevante: chi vuole uccidere (o far uccidere…) un politico, non è che si fa fermare dalla difficoltà nel procurarsi (legalmente o meno) un’arma… Quindi questo fatto e la posizione di Kirk sulle armi, che è un tratto della mentalità da vaccari degli USA, non possono aver reso più probabile il suo omicidio.7

Replica Odifreddi, secondo Rai News:

Non intendevo giustificare la violenza. Semplicemente credo che se uno predica la pace è più assurdo che venga ucciso, mentre chi dissemina odio e incita al riarmo si esponga maggiormente a ritorsioni.

La Meloni ha sostenuto che sia “disumano” il pensiero di Odifreddi: “L’intellettuale della sinistra ha detto che sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa”.

Al che Odifreddi ha replicato:

Questo non significa che io ne sia contento, come ha detto Meloni, o che lo trovi giusto. Le persone però non sono tutte uguali e non c’è nulla di male nel dirlo. Non è mai legittimo sparare a nessuno. Neppure a chi sostiene tesi estremiste.

E neppure, secondo il matematico, ci sono persone a cui è meno grave sparare.

Neppure: penso solo che se si predica la non violenza ci si possono aspettare reazioni miti. Se invece si scaldano gli animi ci si possono attendere risultati peggiori. Ma non c’è nessuna giustificazione nel mio ragionamento.

Tuttavia, quando dice che è normale che chi dissemina odio e incita al riarmo si esponga maggiormente a ritorsioni, gli amanti di Charlie Kirk (ed evidentemente di tutta la retorica trumpiana) scattano sull’attenti: Kirk non seminava odio! Kirk era per il dialogo con tutti! Eccetera.

Così questi fan non vedono da nessuna parte come sia possibile che le idee portate avanti da Kirk fossero divisive, esclusive, e quindi odiose e generatrici di odio. Per essere provocatorio: si può dire che anche Hitler non vedeva nelle sue parole nessun odio nei confronti degli ebrei: solo fatti e idee giuste.

The 31-year-old’s young supporters appreciated his conservative Christian values and frank opinions. Speaking to the BBC, many were in tears as they remembered a man who listened to them and understood their concerns.8

His views were polarising on the college campuses where he held large events, and his provocative speeches would draw crowds of vocal opponents as well as fans.9

Kirk was a strong supporter of gun rights, vehemently opposed abortion, was critical of transgender rights […]10. He wasn’t shy when it came to expressing his views - and his detractors also didn’t hold back.11

Tutto questo putiferio e questi dibattiti in Italia non ci sono stati quando hanno ucciso Melissa e Mark Hortman. Ci sarebbe da indagare meglio come mai.

Che strano.

Эцэг өвгөд Монгол гээд л цээжээ дэлдэн худлаа орилох нь
юу вэ юу вэ юув


  1. Su Wikipedia scrivono “Luther”, ma nell’articolo del Guardian che ho letto il nome è “Vance”. Questo perché pare che il nome completo del tizio sia Vance Luther Boelter.

  2. In questo articolo del Guardian scrivono “Vance”, mentre su Wikipedia chi ha aggiornato la voce ha scritto “Luther”. Il nome completo del tizio, secondo un altro articolo, è Luther Vance Boelter.

  3. Fa riferimento agli omicidi di Hortman e marito, e forse anche al ferimento di Hoffman e moglie.

  4. Wikipedia usa solo il nome “Luther”, un precedente articolo del Guardian usava solo “Vance”. Tutte e due corretti e sbagliati allo stesso tempo, se il nome completo del tizio è Vance Luther.

  5. Su La7. Ma sembra che l’affermazione originale fosse stata detta sulla Rai e che suonasse così: sparare a Martin Luther King e sparare a un rappresentante Maga non è la stessa cosa.

  6. A well regulated Militia being necessary to the security of a free State, the right of the people to keep and bear Arms, shall not be infringed.

  7. Però è vero che rende più facili i “piccoli” omicidi e gli omicidi preterintenzionali nei petty crimes.

  8. I sostenitori del trentunenne [Kirk] apprezzavano i suoi valori cristiani conservatori e le sue opinioni franche. Parlando con la BBC, molti erano in lacrime nel riordare un uomo che li ascoltava e che capiva le loro preoccupazioni. Certo, è facile: ascoltava quelli che la pensavano come lui. Voglio vedere come ascoltava le preoccupazioni generate dalle sue parole ed espresse da transessuali o donne in cinta che volevano abortire, per dire.

  9. Le sue opinioni erano polarizzanti nei campus universitari dove teneva grandi eventi, e i suoi discorsi provocatori attraevano egualmente folle di strenui oppositori e di fan.

  10. Ho tolto una frase che fa un mischione e che stona decisamente con il punto centrale: opinioni polarizzatrici, divisive, escludenti una fetta di popolazione, generando odio anche derivante dal voler far sentire “sbagliate” certe persone.

  11. Kirk era un forte sostenitore del diritto alle armi, si opponeva con veemenza all’aborto, era critico dei diritti dei transessuali […]. Non era timido quando si trattava di esprimere le sue opinioni ed anche i suoi detrattori non si tiravano indietro.

  12. Saranno tutte infondate, ma certo è che la cosa è alquanto singolare.

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